Abruzzo

'In viaggio con occhi Chiara':Genitti,servono più donazioni

Tour sensibilizzazione all'Aquila:questi eventi aiutano causa

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 09 OTT - "Le donazioni nella zona del centro sud non sono moltissime, c'è sempre una difficoltà a reperire le cornee. Eventi come quello di oggi sono importanti per sensibilizzare maggiormente tutta la popolazione. Tante altre persone possono tornare a vedere, come accaduto, con gli occhi di Chiara, grazie alla sensibilità dei suoi genitori che hanno assecondato il desiderio della loro figlia". Così il dottor Germano Genitti, primario del reparto di Oculistica e direttore della Banca degli occhi dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, centro di riferimento regionale per Abruzzo e Molise, sulla tappa aquilana di "In viaggio con gli Occhi di Chiara", il tour in bicicletta per sensibilizzare alla donazione organi e tessuti che si è svolta oggi all'Aquila. Nel capoluogo regionale sono arrivati in bicicletta Giuseppe Rizzotto e Orsolina Zanin, gli zii di Chiara Munaro, morta tre anni fa, a soli 21 anni, a causa di un male incurabile, insieme a tre amici che li hanno accompagnati per un tratto del percorso. A L'Aquila, anche i genitori di Chiara, Michela Rizzotto e Leonardo Munaro, che hanno deciso di donare le cornee della loro unica figlia, e hanno poi fondato l'associazione Ciao Chiara, per favorire con varie iniziative la cultura delle donazioni. Ad accoglierli, davanti all'Edificio 2, ingresso C dell'ospedale San Salvatore, oltre al dottor Genitti, la dottoressa Giovanna Micolucci, direttore Sanitario del polo ospedaliero, la dottoressa Daniela Maccarone, coordinatrice regionale Trapianti - Abruzzo e Molise, e i medici e infermieri del reparto di oculistica e della Banca degli Occhi. Il dottor Genitti, inoltre, riguardo la sensibilizzazione al tema della donazione e sull'attività della banca degli Occhi dell'Aquila ha sottolineato: "Nonostante le difficoltà, in questi venti anni di attività della Banca degli Occhi abbiamo processato migliaia di cornee nei tempi migliori, riusciamo ad avere circa 200 cornee l'anno e inviamo tante cornee per trapianti in tutta Italia.
    Questa mattina, per esempio, abbiamo inviato con urgenza una cornea all'ospedale di Pescara e una all'ospedale di Chieti. Ma qui abbiamo molti lavori che completano la nostra attività di sensibilizzazione: oltre ad un valido reparto oculistico, processiamo anche la membrana amniotica". Emozionata la mamma di Chiara, Michela Rizzotto, che questa mattina ha raccontato la storia di sua figlia, sottolineando l'importanza degli incontri del 'viaggio di Chiara': "Gli incontri con le Banche degli occhi, anche qui a L'Aquila, sono stati meravigliosi e li ringrazio tutti. Giornate come quella di oggi sono fondamentali, oltre che per far viaggiare il ricordo e la vita di Chiara, anche per far capire alle persone l'importanza di dare la possibilità a qualcun altro di migliorare o di continuare a vivere. Chiara ha potuto donare solo le sue cornee, ma senza terapie oncologiche si può donare molto di più: quella che noi abbiamo è solo una macchina per il nostro percorso terreno.
    Donare è un atto d'amore, lasciare andare un proprio caro è difficile, ma siamo consapevoli che nella vita bisogna avere la forza di trovare gli aspetti positivi anche nelle tragedie". (SEGUE).
   

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