Abruzzo

Sanità: Mucciconi, pronto soccorso L'Aquila non è un disastro

Lettera del primario su denuncia consigliere regionale Pietrucci

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 31 MAG - "Gentile consigliere Pietrucci, ho letto con un certo disagio quanto da lei riportato relativamente alle condizioni del pronto soccorso dell'Asl che io dirigo dal 2 gennaio 2023. Leggendo le diverse criticità rilevate mi trovo costretto, mio malgrado, a chiarire alcuni aspetti che sono stati individuati e trattati con una non corretta interpretazione dello stato delle cose". E' un passaggio della lettera inviata al consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, dal dottor Angelo Flavio Mucciconi, primario del reparto del pronto soccorso dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila per il quale "la situazione non è disastrosa", come denunciato dallo stesso Pietrucci. "Lei dice che i pazienti sono stati tolti dal corridoio e sistemati in uno stanzone nel quale non c'è alcuna assistenza, in realtà fino a pochi mesi fa i pazienti che, in pronto soccorso erano in attesa di completamento dell'iter diagnostico o di poter essere ricoverati nei reparti di degenza, venivano lasciati nei diversi corridoi e 'osservati' e assistiti solo da infermieri in transito, senza che ci fosse alcuna minima forma di privacy rispetto e trattamento dignitoso per chi si trovava nella condizione specificata - scrive ancora il dirigente medico - Oggi i pazienti sono sistemati su letti dignitosi in un locale che, nella quasi totalità dei turni, è assistito da un infermiere supportato da un OSS o un allievo infermiere con un medico dedicato per almeno sei ore al giorno, come peraltro previsto dalle linee guida regionali sull'osservazione breve o, proprio com'era per i pazienti nel corridoio, dai medici di turno negli ambulatori. Nello spazio attuale è stato anche possibile sistemare delle tende che consentissero una relativa privacy ed è frequente l'evento, finanche paradossale, che i pazienti che vadano al ricovero chiedano di essere mantenuti nello spazio denominato Open Space perché più confortevole e assistito delle stanze dei reparti di degenza". (ANSA).
   

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