(ANSA) - L'AQUILA, 21 OTT - Con 300 sedute effettuate
nell'ultimo triennio a beneficio di donne provenienti
dall'Abruzzo e dal Lazio, l'ospedale dell'Aquila conferma la
terapia innovativa nelle cure del tumore al seno e all'utero. Le
pazienti dalle altre province abruzzesi e dal Lazio scelgono
L'Aquila per sottoporsi al trattamento di brachiterapia
oncologica, contro il tumore alla cervice uterina. Il servizio
di radioterapia oncologica dell'ospedale San Salvatore, diretto
da Giovanni Luca Gravina, è l'unico in Abruzzo ad assicurare,
attualmente, questa modalità terapeutica. Il trattamento produce
mobilità attiva e alza la soglia di attrattività verso i
territori limitrofi, frutto della programmazione del manager
Ferdinando Romano.Referente del trattamento è il dott. Mario Di
Staso che opera in sinergia col reparto di ostetricia e
ginecologia, diretto dal dott. Leonardo Di Stefano, attraverso
la collaborazione del dott. Gabriele Iagnemma. Un altro punto di
forza del servizio di radioterapia oncologica dell'ospedale del
capoluogo regionale è rappresentato dall'adozione di una
tecnica, detta VMAT, che riguarda la terapia contro il tumore
alla mammella sinistra, che consente di tutelare cuore e
coronarie che sono più vicini alla parte trattata e quindi più
esposti al rischio radiazioni. Grazie all'adozione della tecnica
specifica e all'uso di due acceleratori lineari di ultima
generazione, attivati più di un anno fa e frutto di un
investimento della direzione aziendale in nuove tecnologie a
beneficio del servizio, è possibile abbassare ulteriormente,
rispetto agli standard ordinari, la dose di radiazione da
somministrare sulla mammella sinistra, riducendo così i rischi
su cuore e apparato coronarico.
Le somministrazioni di radioterapia durano 7-8 minuti e vengono
effettuate con cicli di 15 sedute. Finora sono state trattate
oltre 150 pazienti con tumore alla mammella sinistra per un
totale di circa 2.200 sedute. (ANSA).
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