(ANSA) - L'AQUILA, 21 MAR - Approfondimenti clinici su 15
delle 300 persone esaminate: è quanto emerso dallo screening dei
giorni scorsi compiuto dal servizio dialisi dell'ospedale San
Salvatore al centro commerciale 'L'Aquilone' del capoluogo
regionale.
L'individuazione dei 15 soggetti 'attenzionati' rivela tutta
l'importanza dei controlli di prevenzione sulle patologie del
rene per il cui trattamento ogni anno, al reparto nefrologia di
L'Aquila, diretto dalla dottoressa Marilena Tunno, si effettuano
17 mila dialisi.
Le cifre dicono che ogni anno, all'unità operativa del
presidio aquilano, vi sono 15 nuovi malati di patologie renali
che vengono presi in carico, al San Salvatore, con un'articolata
attività, ambulatoriale e non, calibrata sulle specifiche
esigenze.
Attualmente sono 90 i pazienti in dialisi, 30 quelli seguiti
e candidati al trapianto di rene, 14 quelli assistiti con
dialisi peritoneale e, infine, 120 le visite mensili
ambulatoriali per un totale di 1440 l'anno.
Il lavoro di assistenza e cura del reparto dialisi è svolto
al meglio anche grazie alla preziosa collaborazione della
chirurgia vascolare e dell'angiografia, importante soprattutto
per gestire le complicanze e gli accessi vascolari. Inoltre,
nell'ottica di un gioco di squadra, va sottolineata la sinergia
con il Centro regionale trapianti di L'Aquila che da anni ha
assunto una posizione di rilievo a livello nazionale in virtù
della collaudata efficienza dell'apparato.
"Occorre tenere alta la guardia - dichiara Tunno -
soprattutto in termini di coinvolgimento della popolazione che
va resa consapevole, con screening e iniziative di altro tipo,
dell'estremo valore della prevenzione su cui si gioca la salute
di ciascuno. Continueremo a diffondere questo messaggio con
presidi svolti nei luoghi più frequentati per alzare sempre più
la soglia di sensibilizzazione". (ANSA).
Nefrologia L'Aquila: 1.500 visite e 17mila dialisi l'anno
Screening su 300 persone, disposti approfondimenti per 15
