Abruzzo

'AngioVAC' cardiochirurgia innovativa praticata al 'Mazzini'

Massa infetta aspirata dal cuore senza operazione tradizionale

Redazione Ansa

(ANSA) - TERAMO, 06 NOV - Una "massa" mobile all'interno del cuore è stata asportata nella Cardiochirurgia dell'Ospedale "Mazzini" di Teramo con l' "AngioVAC". Il sistema innovativo ha permesso di aspirare una massa infetta di 6 centimetri, che si era formata all'interno dell'atrio destro del cuore di un paziente di 56 anni, ricoverato nella Uoc Cardiologia dell'Aquila. L'infezione si estendeva al cuore e ai polmoni e che aveva causato una infezione generalizzata a tutto il corpo e degli ascessi polmonari multipli, che avevano perforato il polmone. Il complesso sistema utilizzato è stato inserito dal cardiochirurgo Francesco Massi e dal radiologo interventisti Alessio Gagliardi, attraverso le vene femorali del paziente, sino ad arrivare al cuore sotto guida fluoroscopica, con il supporto ecografico del cardiologo Luigia Restauri e dell'anestesista Massimo Lambo. La massa infetta è stata asportata filtrando il sangue e reinfondendolo al paziente, mediante una pompa centrifuga senza perdite ematiche. Questo sistema è stato utilizzato per la prima volta in Abruzzo dai cardiochirurghi dell'ospedale "Mazzin" diretti da Filippo Santarelli, in collaborazione con l'equipe della Radiologia Interventistica diretta da Pietro Filauri e il supporto dell'Anestesia e rianimazione cardiochirurgica, guidata da Marco Cargoni e con i tecnici della circolazione extracorporea della Uoc di Cardiochirurgia. Tale procedura ha evitato di sottoporre il paziente ad intervento cardiochirurgico tradizionale.
    "Fondamentale è stata la collaborazione tra la Cardiologia dell'Aquila e la Cardiochirurgia di Teramo nella gestione tempestiva e impeccabile della patologia che metteva a rischio la vita del paziente", commenta il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, "è l'ennesima testimonianza di quanto l'innovazione nella tecnologia e nei processi su cui sta investendo da tempo la nostra Asl abbia diretti effetti positivi sul livello di prestazioni assicurate alla nostra comunità".
    (ANSA).
   

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