(ANSA) - L'AQUILA, 28 MAG - Taglio del nastro questa mattina
per la nuova foresteria per la degenza post operatoria dei
pazienti trapiantati dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila e
per i loro familiari.
L'iniziativa è stata realizzata dalla onlus L'Aquila per la
vita che già mesi fa aveva inaugurato, sempre nello stesso
condominio in località Pettino, una foresteria per malati
oncologici.
A supportare l'iniziativa, il Comune dell'Aquila che ha messo
a disposizione l'appartamento, come già fatto per l'altra
foresteria. Una prima riunione operativa aveva visto un
confronto tra tra il presidente di L'Aquila per la vita Giorgio
Paravano, il responsabile medico dell'associazione Paolo
Aloisio, il primario di Chirurgia Universitaria, il professor
Fabio Vistoli, responsabile anche dell'Unità Trapianti, e il
primario del reparto di Oncologia, il professor Luciano Mutti e
in poco meno di 5 mesi il progetto è stato realizzato.
All'inaugurazione, il vescovo coadiutore monsignor Antonio
D'Angelo e gli assessori comunali Vito Colonna, Ersilia Lancia e
Manuela Tursini, così come il rettore dell'Università
dell'Aquila, Edoardo Alesse.
"Ogni tagliamo l'ennesimo nastro insieme all'Associazione
nazionale trapiantati di rene e all'Astra onlus - ha detto
Paravano - festeggiamo così così i primi 20 anni dell'Aquila per
la vita. Il nostro principio è quello di fare casa lontano da
casa. Per questo, nell'appartamento, gli ospiti troveranno
tutto: la cucina, una stanza comune, le camere ognuna dotata di
tv, bagni con docce e vasca e lavatrice e anche una libreria
attrezzata".
E ancora una volta gli artisti aquilani, questa volta ben 45,
coordinati dai maestri Mimmo Emanuele e Antonio Zenadocchio, si
sono mobilitati per donare proprie opere appositamente
realizzate per impreziosire e rendere più accogliente e bella la
foresteria. In totale, sono stati 90 i dipinti donati
complessivamente, considerando anche l'altra struttura
adiacente. Previsto un catalogo che pubblicherà tutte le opere.
Donati anche alcuni libri. (ANSA).
Inaugurata foresteria per pazienti trapiantati all'Aquila
Contributo di Comune e Univaq, ospiterà anche i familiari