(ANSA) - PESCARA, 14 DIC - "A seguito della discussione della
mia interpellanza, in Consiglio regionale abbiamo fatto
chiarezza sull'attuale situazione dei consultori, sulla
somministrazione della pillola RU486 e sul diritto delle donne
riguardo all'interruzione volontaria di gravidanza. Il quadro
emerso rimane tanto preoccupante da costringermi a intraprendere
ulteriori approfondimenti".
Lo afferma il consigliere regionale Sara Marcozzi: "Prendo atto
che la notizia rilanciata dalle agenzie, nella quale si parlava
di un utilizzo della pillola RU486 più che raddoppiato nel 2021,
non è stata rilasciata da fonti dell'Assessorato alla Salute. Mi
stupisce il fatto che nessuno abbia ritenuto di smentire o
confermare una notizia tanto importante, lasciando tutto nel
silenzio".
"Ancor più grave è la fotografia dei consultori. La
raccomandazione, datata febbraio 2021, di preferire l'ambito
ospedaliero ai consultori per la somministrazione della pillola
dipende, come detto dall'assessore Verì, dal fatto che i
consultori in Abruzzo non sono aperti per 24 ore. Deduco che, in
quasi due anni, non si è fatto nulla per intervenire su carenze
già note. E anche la giustificazione che le prestazioni di IVG
passeranno alle case di comunità non può essere soddisfacente in
assenza di tempi certi. Lasciare la situazione così com'è, senza
un obiettivo temporale ben individuato e alla luce delle
percentuali incredibili di medici obiettori, che arrivano tra
Chieti e Pescara a punte del 90%, significa mettere ulteriori
ostacoli a un percorso, quello dell'aborto, già di enorme
difficoltà per le donne, che dovrebbero invece essere
accompagnate in tutto e per tutto dalla sanità regionale".
"Davanti a temi così delicati, ho tenuto a specificare nella
discussione in Consiglio, è inutile e dannoso arrivare a una
polarizzazione delle posizioni politiche. Ma è necessario dare
risposte a tutte le donne abruzzesi, fornire una road map
precisa e trovare soluzioni che tutelino i diritti di tutti, nel
solco della legge nazionale. Preannuncio il deposito di una
nuova interpellanza atta a chiarire ulteriori e importanti
aspetti; nel frattempo, continuerò a tenere alta l'attenzione
del Consiglio regionale sul tema". (ANSA).
RU486, Marcozzi, quadro preoccupante su consultori
'Donne non possono pagare conseguenze disorganizzazione sanità'