(ANSA) - L'AQUILA, 12 MAR - Gli elettori abruzzesi, con il
voto del 10 marzo, hanno confermato Marco Marsilio alla
presidenza della Regione Abruzzo. Il candidato del centrodestra
ha ottenuto il 53,50% delle preferenze, superando di sette punti
il concorrente, Luciano D'Amico.
Da ieri, giorno successivo alle votazioni, è iniziata la fase
di controllo e verifica, attuata dalla Corte d'Appello
dell'Aquila, che certificherà il risultato delle elezioni e
procederà nei prossimi giorni alla proclamazione ufficiale dei
consiglieri regionali eletti. Sarebbero 66 le schede contestate
per le quali andrà verificata la validità e l'eventuale
assegnazione corretta del voto. Nelle elezioni regionali del
2019 il verbale di accertamento degli eletti, che chiude le
operazioni dell'Ufficio Centrale Regionale, è stato trasmesso al
Consiglio 13 giorni dopo la data del voto.
In questo periodo di attesa vige la regola della
"prorogatio", prevista dallo Statuto e dalla legge elettorale
regionale, che consente di prorogare i poteri del precedente
Consiglio fino a quando non siano completate le operazioni di
proclamazione degli eletti. Il regolamento interno per i lavori
del Consiglio regionale fissa i limiti dell'esercizio di tale
potere e prevede che l'Assemblea possa intervenire solo in
funzione degli "impegni derivanti dall'appartenenza all'Unione
Europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o
che, comunque, presentano il carattere dell'urgenza e
necessità".
La prima seduta del Consiglio regionale si terrà tra il
decimo e il ventesimo giorno dalla proclamazione dell'ultimo
degli eletti, su convocazione del consigliere più anziano.
Durante la prima riunione dell'Assemblea Legislativa viene
costituito l'Ufficio di Presidenza: presidente, due
vicepresidenti e due consiglieri segretari. Secondo il
regolamento, "l'elezione del Presidente avviene a scrutinio
segreto, a maggioranza dei due terzi dei componenti
dell'Assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente per
l'elezione la maggioranza assoluta dei componenti
dell'Assemblea".
"Eletto il Presidente, il Consiglio procede all'elezione a
scrutinio segreto dei due vicepresidenti e dei due segretari con
votazioni separate. Per garantire la rappresentanza delle
opposizioni, il presidente sospende la seduta al fine di
consentire ai gruppi di opposizione di raggiungere un'intesa, il
cui esito è riferito al presidente da un portavoce individuato
dalle stesse opposizioni. Ciascun consigliere scrive sulla
scheda un solo nome. Sono eletti coloro che al primo scrutinio
hanno ottenuto il maggior numero dei voti. A parità di voti è
eletto il più anziano di età". Dopo l'elezione dell'Ufficio di
presidenza il presidente della Giunta espone il programma di
governo e il Consiglio regionale ne prende atto.
Il presidente della Giunta regionale, entro 15 giorni dalla
sua proclamazione, nomina gli assessori e il vicepresidente
dandone comunicazione al Consiglio. Un assessore sui sei totali
previsti per la composizione della Giunta, può essere scelto dal
presidente tra cittadini esterni al Consiglio che siano in
possesso dei requisiti di eleggibilità e compatibilità alla
carica di Consigliere regionale.
Inoltre, nel rispetto dell'art. 6 dello Statuto, nella
formazione dell'organo giuntale va assicurato il rispetto della
rappresentanza di genere. Ulteriore facoltà concessa al
presidente è la nomina di un sottosegretario alla presidenza
della Giunta, indicato tra i componenti eletti dell'Assemblea
Legislativa. Il sottosegretario partecipa alle sedute della
Giunta regionale, pur non facendone parte, senza diritto di
voto; può essere incaricato dal presidente a seguire specifiche
questioni e ha facoltà di riferire direttamente su argomenti e
questioni afferenti alle funzioni attribuitegli; può essere
delegato a rispondere ad interrogazioni di competenza della
Giunta regionale. (ANSA).
Abruzzo, XII legislatura, dalle elezioni al primo Consiglio
Prima seduta tra 10/o e il 20/o giorno da proclamazione eletti