(ANSA) - PESCASSEROLI, 22 MAR - In Abruzzo 380 mila ettari di
foreste con 34 foreste vetuste tra cui le 5 faggete del Parco
Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Patrimonio dell'Umanità
Unesco dal 2017: nella giornata internazionale delle foreste si
torna a parlare di biodiversità forestale, per custodirla
occorre conoscere e conservare i dei boschi vetusti. Nella
"Strategia dell'Unione Europea sulla biodiversità per il 2030"
si riconosce il valore intrinseco delle foreste primarie e delle
foreste vetuste fissando come primo obiettivo definire, mappare,
monitorare e proteggere tutte le foreste primarie e vetuste
esistenti in Europa.
Si tratta di habitat fondamentali per la tutela di specie a
rischio estinzione come l'Orso bruno marsicano, ma anche lupi o
picchi, insetti come il coleottero Rosalia alpina e rari anfibi
come l'endemica Salamandrina dagli occhiali, per non parlare di
funghi o fiori". Le foreste rappresentano un alleato importante
nella lotta ai cambiamenti climatici grazie alla capacità di
assorbire anidride carbonica.
"Prendersi cura delle foreste, vuol dire prendersi cura anche
di noi - ricorda Sefora Inzaghi, direttrice dell'Oasi Wwf delle
Gole del Sagittario che ospita diverse tipologie di bosco, da
quello misto di fondovalle alle faggete - Un ettaro di
superficie forestale assorbe in media 22 ton di CO2 l'anno:
quindi gli oltre 380 mila ettari di territorio abruzzese
ricoperto da foreste si traducono in 8 milioni di
tonnellate/anno di CO2 assorbita. A questo si aggiunge anche il
ruolo strategico di 'custodi della biodiversità' poiché è in
questi ecosistemi che molte specie vegetali e animali trovano
nutrimento, riparo e rifugio sicuro per riprodursi". (ANSA).
Giornata Foreste, Wwf 'in quelle antiche futuro biodiversità '
In Abruzzo 380 mila ettari con 34 foreste vetuste