(ANSA) - L'AQUILA, 22 FEB - Un'iniziativa come quella della
Nuova Pescara "avrebbe meno senso all'Aquila perché il capoluogo
abruzzese ha già una forza centripeda che da secoli segna
un'unione di fatto con tutti i comuni della zona". Lo ha detto
il professore di Storia Medievale dell'Università dell'Aquila,
Amedeo Feniello.
"La città dell'Aquila - ha aggiunto - svolge da secoli una
funzione di città-territorio, in quanto l'hinterland è ben
diverso da quello di altre realtà metropolitane. I dintorni,
infatti, non solo hanno garantito nel tempo approvvigionamento e
linee di difesa esterne, ma si sono contrassegnati come un
tutt'uno con il centro cittadino".
"Una vera e propria osmosi - ha detto ancora il professore
Univaq - che ha modellato il capoluogo nella storia, con
quartieri che hanno definito la propria identità attraverso la
gente che è arrivata da fuori e questo lo si vede anche dal
punto topografico. Un processo che va avanti dal XIII secolo".
Per Feniello "quello che manca all'Abruzzo è legato ai
collegamenti con il resto della Penisola. Non è possibile - ha
sottolineato - che sia ancora così difficile raggiungere Roma,
ad esempio. Specie per una città il cui orizzonte è rivolto
verso la Capitale, a differenza della stessa Pescara. Servono
delle alternative alle possibilità attuali". (ANSA).
Nuova Pescara: Feniello,all'Aquila unione di fatto da secoli
Prof Univaq, capoluogo è città-territorio dalla fondazione