(ANSA) - MONTESILVANO MARINA, 30 MAG - "Creare una comunità allargata che sia accogliente nel vero senso della parola, puntando a definire quello che saremo non tra cinque anni, ma nel 2030 e nel 2050, in termini di urbanizzazione, infrastrutture e di chi dovrà vivere le città": secondo la presidente di Federalberghi della provincia di Pescara, Daniela Renisi, questo è il principale obiettivo del confronto da instaurare con i cittadini per condividere la nascita di Nuova Pescara dalla fusione dei Comuni di Spoltore, Montesilvano e Pescara.
"È una sfida importante - spiega la Renisi all'ANSA - che deve coinvolgere tutti, perché attraverso la creazione di alleanze territoriali si possono ridisegnare i processi economici e sociali della vita urbana contemporanea.
Innanzitutto dobbiamo procedere per obiettivi, arrivare a quella visione più grande che deve essere comune e collettiva partendo proprio dai suoi futuri cittadini".
Secondo la Renisi per integrare a livello turistico i tre Comuni occorre far perno sulla valorizzazione dell'identità locale che va individuata e caratterizzata. "La vera sfida - aggiunge - è trovare quella identità comune che possa far venire le persone a scegliere il nostro territorio. Se penso a livello provinciale Spoltore, Pescara e Montesilvano hanno delle caratteristiche che possono essere messe a sistema e possono sviluppare e trovare quel 'quid' in più in termini di attrattività turistica.
"Rispetto al pre-covid - sottolinea - viviamo in una fase di grande cambiamento, e questo è sicuramente una sicurezza.
Bisogna saper sfruttare queste trasformazioni. Può essere una buona occasione perchè è un grande progetto nazionale a livello di fusione, di solito si sono fusi dei piccolissimi comuni, diventeremo la diciannovesima città per numero di abitanti. Per questo è necessario lavorare sul senso di questa nuova identità e per questo è necessario coinvolgere i suoi futuri cittadini ed interessare la comunità, perchè anche il turismo si fa con i cittadini".
"Insisto nel dire - conclude - che un territorio che voglia intraprendere questo progetto non solo in chiave turistica, e aggiungo, commerciale, culturale e politica, ha bisogno di conoscersi a vicenda, un aiuto potrebbe essere dato da istituzioni come per esempio le università: sociologi e antropologi per far capire anche l'aspetto umano di dover e potere stare insieme".