Abruzzo

Parco Maiella, 'solo noi competenti sulla cattura del lupo'

'Operazioni mai interrotte, sindaco Vasto dice cose non vere'

Redazione Ansa

(ANSA) - GUARDIAGRELE, 31 AGO - "È necessario ribadire che le attività di monitoraggio e cattura dell'animale identificato come responsabile delle aggressioni da parte dello staff del Parco, non sono mai state interrotte sin dell'attivazione del tavolo tecnico e proseguono assiduamente secondo tecniche e protocolli validati dall'esperienza dei tecnici e specificatamente autorizzati da Ispra e Ministero dell'Ambiente". A chiarirlo in una nota è l'ente Parco Nazionale della Maiella dopo l'incontro convocato dal Prefetto di Chieti lo scorso 29 agosto, e alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Vasto in merito alla presenza del lupo responsabile di episodi di aggressione alle persone nel territorio abitato dei Comuni di Vasto e San Salvo.
    "Quanto dichiarato dal sindaco di Vasto, in riferimento a presunti conflitti di competenze rispetto all'operatività dello staff di cattura - sottolinea l'ente - non trova alcun fondamento di verità poiché non vi è stato alcun tentativo di cattura da parte della Protezione Civile comunale (che pur non avrebbe competenza di intervenire in questo specifico caso) né tantomeno alcuna diffida o impedimento da parte dei funzionari del Parco. Qualsiasi ulteriore interferenza di carattere operativo e distorsione sul piano comunicativo non fanno altro che ledere l'efficacia delle operazioni, inficiandone i risultati a beneficio dei cittadini di Vasto, San Salvo e dei turisti della costa abruzzese".
    "Al fine di procedere alla cattura e alla rimozione dell'animale dal territorio, ed alla successiva collocazione dello stesso in un'area faunistica idonea ed autorizzata ai sensi della legge - si ricorda nella nota - si è dato specifico incarico in via convenzionale allo staff tecnico di veterinari e zoologi all'ente Parco Nazionale della Maiella, che vanta un esperienza di oltre 15 anni nella cattura di lupi e nello sviluppo di buone pratiche relative alla gestione dei casi di interazione problematica tra lupo e attività antropiche. Non vi sono attualmente alternative né sotto il profilo giuridico istituzionale né tantomeno sotto il profilo delle competenze tecniche o scientifiche che possano giustificare azioni diverse da quelle stabilite nel tavolo tecnico". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it