Abruzzo

La cittadinanza onoraria dell'Aquila consegnata alla Cri

Il sindaco Biondi, aiuti fondamentali con sisma e Covid

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 14 GIU - È stata consegnata oggi pomeriggio, nella sala consiliare 'Tullio De Rubeis' di Palazzo Margherita, la cittadinanza onoraria dell'Aquila alla Croce Rossa Italiana.
    La pergamena contenente le motivazioni del riconoscimento è stata letta dal sindaco del capoluogo d'Abruzzo, Pierluigi Biondi, nel corso di una cerimonia cui hanno preso parte il presidente nazionale della Cri, Rosario Valastro, il presidente del Consiglio comunale, Roberto Santangelo, e i presidenti del comitato regionale abruzzese e del comitato dell'Aquila, Gabriele Perfetti e Marco Antonucci.
    Il conferimento della cittadinanza onoraria dell'Aquila, avvenuto nel 160/o anno dalla fondazione della Croce Rossa Italiana, era stato approvato all'unanimità dal Consiglio comunale nella seduta dello scorso 29 aprile.
    I vertici della Cri, dell'amministrazione comunale e delle autorità ospiti sono stati accolti dalle note dell'inno nazionale italiano e di quello della Croce Rossa, eseguiti da alcuni volontari dell'associazione: Andrea Petricca al violino, Lisa Brandolini, mezzosoprano ed Emanuele Castellano al pianoforte. Prima degli interventi nell'aula consiliare sono stati letti i 7 principi della Croce Rossa Italiana.
    "Un dovere morale per ricambiare la generosità e l'impegno della Croce Rossa Italiana a favore della comunità aquilana e del suo territorio - ha affermato il sindaco Pierluigi Biondi - Le volontarie e i volontari hanno dato prova di grande competenza e umanità, durante le emergenze e sempre a fianco dell'attività amministrativa. All'indomani del sisma l'organizzazione ha garantito alla popolazione locale 11mila volontari, 200 mezzi, 1 milione e mezzo di pasti erogati, anche con punte di 20mila al giorno, nonché tantissime opere realizzate nel cratere sismico".
    "L'organizzazione - ha aggiunto Biondi - ha supportato il Comune negli screening di massa per il Covid, durante l'accoglienza dei profughi ucraini, nelle attività per gli over 65 con il trasporto sociale e nell'ambito del progetto, in corso, dedicato agli 'invisibili', cioè a coloro che vivono in forme di povertà estrema, ma che non si rivolgono agli sportelli del Comune". (ANSA).
   

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