Abruzzo

In 150 all'escursione Univaq alla Valle del Chiarino

'Clima e Territorio' per diffondere cultura della sostenibilità

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 01 LUG - Grande partecipazione nel week-end all'escursione guidata alla scoperta delle sorgenti d'acqua della Valle del Chiarino: un'iniziativa a cura dell'Università dell'Aquila, con il contributo e la collaborazione della locale sezione del Cai (Club alpino italiano), della Gran Sasso Acqua, del reparto Biodiversità dei Carabinieri dell'Aquila e dell'Amministrazione separata degli usi civici di Arischia.
    Oltre 150 persone hanno partecipato alla passeggiata partita dal Lago di Provvidenza e il cui punto d'arrivo è stato il rifugio Domenico Fioretti. Lungo il tragitto, professori Univaq, tecnici e carabinieri hanno illustrato gli aspetti riguardanti la formazione e lo sfruttamento delle falde acquifere, la fauna e la flora del territorio, la produzione di energia elettrica.
    Gli escursionisti, inoltre, hanno potuto visitare anche il punto di captazione delle acque del Chiarino gestito dalla Gran Sasso Acqua. L'escursione, inclusiva e aperta a tutti, è stato il secondo appuntamento, dopo la passeggiata sul Tratturo Magno del settembre 2023, del filone di iniziative promosse dall'Università dell'Aquila denominate 'Clima e Territorio', mirate a promuovere la scoperta e il recupero di elementi geografici, del tessuto produttivo, economico e sociale legati a o dipendenti da fattori climatici, al fine di diffondere la cultura della sostenibilità e creare le necessarie sinergie tra enti e istituzioni per una efficace pianificazione di adattamento climatico.
    "Bisogna prendere coscienza - spiega Gabriele Curci (Cetemps) - del fatto che i cambiamenti climatici sono in atto e lo saranno nei prossimi decenni, a prescindere dagli sforzi che faremo per mitigarne le cause. Questi cambiamenti - aggiunge - avranno un impatto specifico per ciascun territorio perché ciò che ogni singolo territorio paga in termini di penalità climatiche non è legato solo alle variabili atmosferiche ma anche a fattori economici e sociali e alle tradizioni.
    Escursioni come quella nella Valle del Chiarino servono a questo, a mettere insieme realtà associative, enti, istituzioni e cittadini per creare consapevolezza e conoscenza intorno a queste tematiche". Soddisfazione espressa dal direttore Univaq.
    Pietro Di Benedetto. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it