Abruzzo

Parassiti di acqua dolce, finanziamento Usa a studio Univaq

Risvolti nella lotta alla schistosomiasi,sostegno da 3,8 milioni

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 07 AGO - I gruppi di biologia strutturale e biologia molecolare del dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell'ambiente (Mesva) dell'Università degli Studi dell'Aquila hanno ottenuto un finanziamento dall'agenzia statunitense National Institutes of Health (Nih). Si tratta di un sostegno finanziario a un progetto volto a combattere parassiti trasmessi dall'acqua dolce, come lo schistosoma e il criptosporidio. Il progetto, della durata di cinque anni, è finanziato complessivamente con circa 3 milioni e 800 mila dollari e vede la partecipazione dei ricercatori Univaq Francesco Angelucci, come ricercatore principale, Rodolfo Ippoliti e Matteo Ardini, in stretta collaborazione con istituzioni di ricerca americane di primo piano, quali la University of Illinois di Chicago e il Rush University Medical Center di Chicago.
    Gli statunitensi Nih, con sede centrale nel Maryland, sono il più grande finanziatore pubblico della ricerca biomedica a livello globale. Il finanziamento R01 è il più antico meccanismo usato dagli Nih per sovvenzionare la ricerca biomedica, supportando progetti "discreti, specifici e circoscritti".
    Questi finanziamenti sono noti per la loro competitività, con solo circa il 10% delle domande finanziate ogni anno. La schistosomiasi, causata da varie specie di schistosoma, è una malattia endemica in molte regioni tropicali e subtropicali.
    Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i decessi annui attribuibili alla schistosomiasi sono stimati intorno a 200mila.
    La criptosporidiosi, causata da Cryptosporidium parvum, è una delle principali cause di dissenteria acuta. E' causata da vari agenti patogeni, incluso Cryptosporidium, e contribuisce a centinaia di migliaia di decessi infantili ogni anno nei paesi in via di sviluppo.
    Il progetto finanziato si concentrerà sull'obiettivo di sviluppare nuovi approcci terapeutici volti a contrastare le difese di questi parassiti contro il sistema immunitario dell'ospite, attraverso la selezione di molecole, utilizzando banche di composti organici e proteine target ottenute mediante metodiche di biologia molecolare in forma ricombinante. (ANSA).
   

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