Abruzzo

Motori elettrici senza magneti, dall'Aquila la sfida di R13

Azienda nata da spin off Univaq apre nuova sede nel Tecnopolo

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 30 OTT - Sviluppo, progettazione e produzione di schede elettroniche, firmware, software, ma anche motori elettrici, con l'ambizione di lavorare nel segno della sostenibilità. Da ieri R13 Technology Srl, azienda nata come spin off dell'Università dell'Aquila dieci anni fa, ha una sede più ampia e funzionale nel Tecnopolo d'Abruzzo.
    "Siamo molto attenti a ciò che è l'ambiente - ha detto l'amministratore unico Flavio D'Innocenzo - tant'è che stiamo sviluppando tecnologie innovative nell'ambito del mercato elettrico dell'automotive. Ci stiamo svincolando da quello che sono le terre rare, quindi magneti, la cui produzione è al 99% cinese, andando a sviluppare tecnologie, con il supporto della ricerca di ateneo, per motori elettrici senza magneti permanenti. Questo è reso possibile da un disegno particolare che si chiama 'motore a riluttanza': non usa magneti, appunto". A partecipare al taglio del nastro e poi al convegno, oltre all'amministratore unico, il 39enne ingegnere aquilano Flavio D'Innocenzo, ex dottorando dell'ateneo, c'erano Roberto Romanelli, direttore del Tecnopolo d'Abruzzo; Vincenzo Stornelli, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione e di Economia; il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il consigliere comunale Livio Vittorini, presidente della commissione Bilancio; Fabio Graziosi, direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematica; la prorettrice vicaria, Barbara Nelli.
    "Attualmente - ha aggiunto D'Innocenzo - abbiamo una sede di circa 300 metri quadri e ci occupiamo di azionamenti elettrici e schede elettroniche a 360 gradi, siamo dei consulenti elettronici. Per il prossimo futuro, il motto che abbiamo è triplicare entro tre anni, quindi speriamo di passare da 10 a 30 ingegneri, da una linea di produzione a tre e gestire quasi una nuova superficie di circa un migliaio di metri quadrati. L'idea è di attingere sempre di più dalla fonte universitaria, il 99% dei nostri ingegneri escono dall'Università dell'Aquila e ciò ci riempie di orgoglio". (ANSA).
   

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