Abruzzo

Confronto Rotary e Univaq sulla violenza di genere

Convegno Dsu inserito nel progetto 'Non è solo il 25 novembre'

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 21 NOV - Si intitola 'Le declinazioni della violenza di genere' il confronto a più voci che avrà luogo domani, venerdì 22 novembre 2024, dalle ore 15 alle ore 18, nell'Aula Magna 'Alessandro Clementi' del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila in viale Nizza.
    Un'iniziativa inserita nell'ambito del progetto 'Non è solo il 25 novembre', promosso dall'assessorato alle Pari Opportunità del Comune dell'Aquila e che il Rotary Club L'Aquila Gran Sasso d'Italia realizza in collaborazione con l'Ordine degli Avvocati, la Camera Minorile d'Abruzzo, l'Ordine dei Giormalisti d'Abruzzo e l'ateneo aquilano.
    Previsti gli interventi di Ersilia Lancia, assessore alle Pari Opportunità del Comune di L'Aquila, Roberta D'Avolio, sostituto procuratore al Tribunale di L'Aquila che terrà un approfondimento su "Reati di codice rosso e strumenti di contrasto". Parteciperanno anche Luisa Corona e Federica Cominetti, entrambi ricercatrici di linguistica al Dsu Univaq che tratteranno rispettivamente "L'espressione del genere nella lingua italiana e il suo impatto sul senso comune" e "L'ingiustizia discorsiva: quando lei dice no e lui capisce sì".
    In programma anche le relazioni di Silvia Nanni, professoressa associata di Pedagogia generale e sociale al Dsu e presidente Comitato unico di garanzia (Cug) dell'Università di L'Aquila: parlerà di violenza ed educazione. Contributi ci saranno anche da parte dell'avvocato Francesca Bafile, di Sara D'Incecco, della Camera Minorile d'Abruzzo e di Clorinda Delli Paoli, presidente del Comitato Pari Opportunità all'ordine degli avvocati.
    Le conclusioni sono affidate a Carla Lettere, avvocato e presidente del Rotary Club L'Aquila Gran Sasso d'Italia. A moderare sarà la giornalista Roberta Gargano. Il comitato scientifico del convegno è formato da Carla Lettere, Federica Fogletti, Francesca Bafile, Silvia Nanni.
    "E' incredibile - spiega la presidente Lettere - come ancora nel 2024 sia necessario parlare di questione di genere e violenza nella negazione di pari diritti e pari opportunità".
    (ANSA).
   

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