Abruzzo

Il denaro in parole e arte, incontro Univaq e performance

Iniziativa nell'ambito della mostra 'Del resto' di Hanzelewicz

Redazione Ansa

Un pomeriggio di approfondimento sulle tematiche legate al denaro e alla sua percezione dalla prospettiva sociolinguistica è in programma venerdì 17 gennaio.
    Un'iniziativa nell'ambito della mostra 'Del resto' di Piotr Hanzelewicz, a cura di Emiliano Dante, visitabile alla Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre fino al 23 gennaio.
    Alle ore 16.30, nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila è previsto un incontro con il professor Francesco Avolio che rifletterà su come il denaro "sia parlato" nelle comunità del centro-sud, attraverso una ricca analisi di detti e proverbi. Alle ore 19.30, nella piazzetta del Sole (piazza retrostante l'ingresso della Fondazione de Marchis), è prevista la performance 'Moneta' di Piotr Hanzelewicz per dispositivo cellulare, con il supporto tecnico di Factory Sound. Più tardi, nella sede della Fondazione de Marchis, verrà eseguita la seconda parte della sonata per violino solo, 'Melancholia' di Eugène Ysaye eseguita dal maestro Andrzej Hanzelewicz. Nell'incontro in ateneo, Francesco Avolio passerà in rassegna i modi in cui la tradizione popolare dell'Abruzzo e delle province vicine ha inquadrato, tramite il genere "proverbio", le problematiche legate al denaro, alla ricchezza, all'avarizia, alla prodigalità e ad altri argomenti collegati, come i rapporti familiari e personali.
    I materiali selezionati basati su ricerche sul campo in cinque comuni del Centro-Sud (L'Aquila, Tornimparte, Celano, Arce, Monte San Biagio), sono, tuttavia, con ogni probabilità, un po' diversi da quello che ci si aspetterebbe: non vi troviamo, infatti, un'unica visione del mondo, omogenea, ma detti proverbiali anche in contraddizione fra loro, perché espressione di esperienze di natura diversa, a seconda dei luoghi, delle classi sociali. Spesso, ad esempio, uno stesso proverbio compare, con differenti varianti, in più di una raccolta. In molti di essi è possibile cogliere, oltre al peso dell'esperienza, anche una notevole dose di umorismo e di ironia.
    La mostra, con i testi in catalogo di Emiliano Dante, Michela Becchis e dello stesso Francesco Avolio, si avvale del patrocinio e il contributo dell'Istituto Polacco a Roma. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it