Abruzzo

Scritta omofoba in Univaq, presentata denuncia contro ignoti

Rettore Alesse, imbrattate pareti Dsu e memoria storica

Scritta omofoba in Univaq, presentata denuncia contro ignoti

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 11 FEB - L'Università ha sporto denuncia contro ignoti dopo il ritrovamento di una scritta omofoba e violenta sulle pareti del quarto piano del Dipartimento di scienze umane dell'Università dell'Aquila.
    Si chiede che si faccia tutto il possibile per accertare le responsabilità di un gesto condannato fermamente dal rettore Univaq, Edoardo Alesse.
    "La scritta omofoba - sottolinea - imbratta non solo le pareti del nostro ateneo, ma soprattutto la memoria delle persone omosessuali che subirono la persecuzione nazista nei campi di concentramento". Il riferimento è alle allusioni contenute nella scritta. "Un gesto inqualificabile - aggiunge - reso ancora più odioso dal fatto che si sia verificato così a breve distanza dalla Giornata della Memoria. Fatti simili non si erano mai verificati nei nostri spazi e sono destinati a rimanere isolati in un Ateneo inclusivo e che ogni giorno è impegnato nel promuovere la cultura contro ogni tipo di discriminazione".
    Il gesto è stato condannato anche dalla Referente di Ateneo per l'uguaglianza e le pari opportunità Francesca Caroccia e dalla presidente del Comitato unico di Garanzia (Cug) dell'Università, Silvia Nanni: "La scritta omofoba - spiega - si richiama a uno dei momenti più bui della nostra storia. Un episodio grave che offende l'intera comunità accademica. Un episodio che non può essere sottovalutato, né derubricato a mera bravata superficiale. Un episodio che viola i principi fondativi del nostro Ateneo e nega quel principio di non discriminazione a cui con convinzione aderiamo. L'Università dell'Aquila è luogo di cultura e di inclusione: condanniamo con fermezza quanto accaduto e rinnoviamo il nostro impegno a lavorare quotidianamente perché non si ripeta mai più".
    L'Unione degli Universitari ha contattato i tecnici di Biblos per rimuovere la scritta "ma non ci fermiamo qui - scrivono in una nota - perché l'ateneo non può essere luogo di discriminazione".
    Effettuati i rilievi da parte dell'autorità giudiziaria, la scritta sarà rimossa. (ANSA).
   

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