(ANSA) - L'AQUILA, 09 GEN - Il mancato ritorno di molte
scuole in centro storico "è un tema complesso, sensibilissimo,
non solo all'Aquila, gli edifici storici sono più vulnerabili.
Ad essere sicure sono le scuole ricostruite ex novo con le nuove
normative, e in centro storico non puoi abbattere e ricostruire
edifici vincolati.
Così Salvo Provenzano, 47enne ingegnere titolare dell'Ufficio
speciale ricostruzione dell'Aquila (Usra), originario di San
Cataldo, in provincia di Caltanissetta, ma oramai aquilano
acquisito, nel fare il punto sulla ricostruzione post terremoto
2009.
Punto a favore, per Provenzano è però che L'Aquila corre
molto meno il rischio di gentrificazione e turistificazione,
ovvero del fenomeno dilagante nelle città di tutto il mondo, per
il quale i centri storici diventano ad appannaggio dei ceti
benestanti e con grandi disponibilità economiche, e di strutture
ricettive turistiche, a cominciare dagli airbnb, con i ceti meno
abbienti relegati nelle periferie, in primis per il caro
affitti, e per il costo inaccessibile per l'acquisto delle
stesse.
"Questo problema riguarda ad esempio il centro storico di
Roma, dove non c'è una disponibilità di vani importante, e
quelli che ci sono hanno costi altissimi. All'Aquila la
situazione è ben diversa, i costi di vendita e di affitto sono
ad oggi molto più bassi e accessibili rispetto ad altre città
italiane, perché c'è una grande disponibilità di vani". (ANSA).
Sisma L'Aquila: Provenzano, complesso ritorno scuole in centro
Responsabile Usra, città non corre rischio di gentrificazione