Sono state inaugurate domenica 28 marzo, a Roma, le prime tre opere di arte urbana dedicate ai Goal dell’Agenda 2030 e realizzate nell’ambito di Street art for rights, il progetto triennale promosso dall’associazione culturale Taste and Travel e di cui l’ASviS è partner, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulle tematiche relative alla sostenibilità attraverso il linguaggio della street art.
La manifestazione ha preso il via ufficialmente il 18 marzo con una tavola rotonda online dal tema , alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei partner istituzionali del progetto, tra cui la Comunità di Sant’Egidio, Greenpeace, il Forum Disuguaglianze Diversità, Italia che cambia, il Museo delle periferie, il Banco alimentare di Roma, Rai per il sociale e molti . Per l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, co-organizzatrice dell’evento, è intervenuta Martina Alemanno, responsabile dell’area educazione, la quale ha dichiarato: “L’arte e l’educazione sono elementi importantissimi per diffondere la cultura della sostenibilità. L’arte è un veicolo principe per la trasmissione delle conoscenze e per far entrare gli Obiettivi nella vita di tutti i cittadini”. “Per questo il dialogo con il territorio e il dialogo intergenerazionale sono fondamentali. Per rendere il mondo più sostenibile è infatti necessario rendere gli individui in grado di agire e su questo l’arte può rappresentare uno strumento importantissimo”, ha ribadito.
Giunta alla sua terza edizione, l’iniziativa intende promuovere infatti il coinvolgimento di tutta la comunità, compresa quella che vive nelle aree marginali della Capitale, intorno a temi sociali e culturali di interesse pubblico, utilizzando l'arte contemporanea come strumento di sensibilizzazione sul concetto chiave di sviluppo sostenibile. Per questo il progetto, nell’ambito del quale saranno realizzati 17 murales, tanti quanti sono i Goal dell’Agenda 2030, ha visto protagonisti in questa prima tappa tre street artist, Diamond, Solo, e Moby Dick, che sono stati chiamati a interpretare i primi tre Obiettivi di sviluppo sostenibile raffigurandoli sulle facciate degli edifici popolari di Settecamini e Corviale, due quartieri periferici romani.
L’artista Solo si è cimentato nella rappresentazione del Goal 1 “Sconfiggere la povertà” rievocando la celebra figura di Robin Hood, che rubava ai ricchi per dare ai poveri, in versione pop, mentre è di Diamond l’opera muraria intitolata “Domanda e offerta” sul Goal 2 “Sconfiggere la fame” raffigurante una donna asiatica. Il Goal 3 “Salute e benessere” è stato al centro del lavoro di Moby Dick. Tutte le opere sono state realizzate con vernici speciali AirLite capaci di assorbire gli agenti inquinanti e trasformarli in sostanze inerti attraverso un processo chimico attivato dalla luce solare.
Autrice degli scatti la fotografa Gloria Viggiani, che ha seguito gli artisti nella realizzazione delle loro opere.
Nell’ambito di Street Art for rights si inserisce anche la campagna “Nessun uomo è invisibile” che ha lo scopo di sostenere le attività della Comunità di Sant’Egidio che da sempre opera a favore delle categorie più fragili e marginali.
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di Elita Viola
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