L’ASviS per il terzo anno consecutivo è stata a fianco di “Heroes”, il festival ideato da Music Innovation Hub per coniugare musica e impegno sociale. L’iniziativa, che si è tenuta dal 27 al 31 maggio all’Arena di Verona, quest’anno è stata dedicata interamente alla ricerca di soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e lanciare un forte segnale al Paese sulla responsabilità di ciascuno di noi nei confronti dell'ambiente.
L’iniziativa del Festival e la sua mission. La direzione artistica di Heroes 2022 è stata assegnata a Elisa, la prima artista alleata della campagna UN SDG Action per la promozione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Infatti, il Back to the Future Live Tour di Elisa, che si terrà tra giugno e settembre, toccherà nei prossimi mesi tutte le regioni d’Italia attraverso location significative dal punto di vista naturalistico, storico o culturale al fine di valorizzare le ricchezze dei territori locali. Il tour ha dato inizio, inoltre, alla campagna Music For the Planet, in collaborazione con Legambiente, per raccogliere fondi per la messa a dimora di alberi in diverse aree urbane italiane, ovvero in quelle zone dove c’è una concentrazione di anidride carbonica insostenibile. “Mettere a dimora”, come ha spiegato la stessa Elisa in occasione della conferenza stampa di lancio, non significa solamente “piantumare”, ma anche occuparsi degli alberi piantati per i primi tre anni di vita, nell’ottica di “prendersi cura” concretamente dell’ambiente. La campagna Music For the Planet si inserisce all’interno del più vasto progetto europeo “Life Terra” che mira a piantare in cinque anni 500 milioni di alberi in Europa, di cui nove milioni solo in Italia.
La sostenibilità di Back to the Future Live Tour si tradurrà anche nella scelta dei materiali, come dimostra la struttura del palco che in ogni tappa si comporrà in parte di elementi locali in modo tale da alleggerire i camion della tournée: per la prima volta Elisa, infatti, sarà accompagnata da un numero molto ristretto di tir per ridurre l’impatto ambientale dei suoi live.
Oltre all’esperienza del concerto, il Festival ha offerto ai suoi spettatori l’inedita esperienza del Green Village, un punto di incontro con workshop su tematiche sostenibili, attività sportive e ludiche per i più piccoli, dj set, stand di prodotti locali e molto altro ancora con lo scopo di approfondire a più livelli il significato della sostenibilità.
L’ASviS al Festival Heroes. In qualità di partner dell’iniziativa, l’ASviS ha partecipato al panel “Educare alla sostenibilità: il ruolo della musica” moderato dal giornalista e critico musicale Ernesto Assante. La tavola rotonda, a cui erano invitati anche rappresentanti di Legambiente, AWorld, Music Innovation Hub e Rds, è stata l’occasione per confrontarsi sull’importanza della sostenibilità nella nostra società e sul ruolo fondamentale che la musica, grazie al suo linguaggio universale e trasversale, può giocare sulla sensibilizzazione di persone con età e background differenti verso i temi dell’Agenda 2030. A esprimere il punto di vista dell’ASviS, Ottavia Ortolani, Responsabile dei Progetti di comunicazione e advocacy, che ha sottolineato l’importanza della musica nel sensibilizzare le persone a immaginare un mondo diverso e avere un ruolo nel cambiare il pianeta come delineato dall’Agenda 2030:
L’illuminazione delle tre serate di concerto all’Arena di Verona è stata alimentata interamente da fonti di energia rinnovabile, un traguardo frutto di un lavoro sulle infrastrutture e un dialogo costante con le amministrazioni locali. Durante Heroes è stato presentato in anteprima il protocollo degli eventi live sostenibili, uno strumento fondamentale di indirizzo per il settore dello spettacolo e a tal proposito anche l’ASviS ha fornito il suo contributo grazie alla presentazione del corso e-learning “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”. Infine, l’ASviS ha promosso all’interno del Green Village un’attività per i più piccoli tramite il gioco da tavolo delle Nazioni Unite “Go Goals” al fine di diffondere in modo ludico la conoscenza dell’Agenda 2030.
Le serate del concerto Heroes. Di fronte a un’Arena di Verona gremita, Elisa ha presentato il suo nuovo album “Back To The Future”, anch’esso, come l’intero Festival Heroes, dedicato a temi della sostenibilità non solo per quanto riguarda i testi delle canzoni, ma anche nella struttura corale e inclusiva con cui Elisa ha concepito le serate. Sul palco, infatti, si sono alternati insieme a lei moltissimi artisti di fama nazionale e internazionale tra cui Marracash, Rkomi e Joan Thiele nella serata di apertura, Giorgia, Elodie e Rochelle nel live del 30 maggio, mentre ad affiancare la direttrice artistica nell’ultima tappa di Verona sono stati protagonisti Jovanotti e Gianni Morandi, Venerus e Mace. Oltre ai tanti ospiti, anche una numerosa orchestra di 25 componenti nell’ottica di condivisione e di inclusività di cui Elisa si è fatta portavoce perché – analogamente alla lotta contro il cambiamento climatico - “insieme è meglio”. Con Heroes, Elisa si è fatta rappresentante anche della recente campagna delle Nazioni Unite “Flipt the Script” con l’obiettivo di ribaltare il business as usual cambiando la visione del mondo e superando le vecchie narrazioni prevalenti. Il tour sarà solo l’inizio, infatti, di una vera e propria rivoluzione nell’industria musicale, con l’obiettivo principale di risvegliare la consapevolezza delle persone e combattere l’indifferenza che secondo Elisa è il vero, principale nemico da contrastare oggi per sensibilizzare la collettività. E l’ASviS in quest’ottica proseguirà le sue attività di collaborazione con il mondo dello spettacolo per diffondere - attraverso sempre nuovi linguaggi - la cultura della sostenibilità.
Sul palco dell’Arena di Verona in questi giorni si sono, quindi, alternativi nuovi brani, classici intramontabili della cantante friulana, numerosi duetti, pezzi corali e tante performance differenti, il tutto accomunato dall’intento ambizioso, ma determinato di Elisa di cambiare il mondo con la musica perché secondo lei: “Non ci sono schieramenti, questo movimento per la sostenibilità ambientale e il rispetto del pianeta è apolitico, non confessionale, tutti possiamo e dobbiamo farne parte” e l’Agenda 2030 può indicarci il cammino.
di Elisa Capobianco
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