Nel 2022 a livello nazionale la spesa media per la famiglia tipo individuata, calcolata sul consumo di 192 metri cubi annui di acqua, è stata pari a 487 euro, con significative differenze territoriali: in Molise la spesa media è stata di 181 euro, mentre in Toscana si è attestata a 770 euro. Lo rileva il 18esimo Osservatorio prezzi e tariffe, il rapporto annuale di Cittadinanza attiva sulle spese e i costi per il servizio idrico in Italia, diffuso in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Il Rapporto evidenzia come a livello nazionale sia stato registrato un aumento del 5,5% per la spesa idrica rispetto al 2021.
L’acqua, un bene a rischio. Secondo gli ultimi dati raccolti dagli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), circa metà del territorio nazionale si trova in una situazione di severità idrica bassa in cui, sebbene la domanda idrica sia soddisfatta, si registrano trend peggiorativi. L’altra metà del Paese è in una situazione di severità idrica media, con probabili danni economici e impatti ambientali.
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La consapevolezza sulla scarsità d’acqua nel Paese è sempre più diffusa tra la popolazione italiana: il 41% delle persone intervistate da Ipsos per un sondaggio realizzato in collaborazione con Finish ne è cosciente, un significativo aumento rispetto al 25% del 2022.
Tra le criticità più urgenti c’è l’inadeguatezza delle infrastrutture e la conseguente dispersione idrica, la cui media nazionale si attesta al 42%. Aumentano inoltri i capoluoghi di provincia in cui sono state adottate misure di razionamento dell’acqua per uso domestico, passati da 11 nel 2020 a 15 nel 2021, rileva il Rapporto di Cittadinanzattiva.
Per rendere più efficiente la gestione delle risorse idriche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede investimenti pari a 4,38 miliardi di euro in cinque anni, destinati al miglioramento delle infrastrutture idriche, di fognatura e di depurazione, alla riduzione delle perdite e alla resilienza dell’agrosistema. Per una piena attuazione sarà importante però, come evidenziato da Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, che siano rispettati “i tempi previsti per affidamenti degli appalti (settembre 2023) e conclusione dei lavori (marzo 2026)”.
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Strategie di risparmio. Sono 236 i litri di acqua consumati giornalmente da una persona in Italia, mentre la media europea si attesta ai 120 litri. Ma ad essere consapevole dei reali consumi in Italia è solo il 46% della popolazione italiana, sottolinea il sondaggio Ipsos.
Oltre all’impatto positivo per l’ambiente, ridurre i consumi idrici comporta anche un risparmio economico: passando da un consumo medio annuo di 192 metri cubi a uno di 150 metri cubi una famiglia potrebbe risparmiare 129 euro, evidenzia il Rapporto di Cittadinanzattiva. Come ricorda Ipsos, si possono mettere in atto alcune strategie, come chiudere i rubinetti quando non necessario, utilizzare la lavastoviglie a pieno carico e preferire la doccia alla vasca.
L’Italia rimane uno dei maggiori Paesi consumatori di acqua in bottiglia, dato parzialmente spiegato dalla scarsa fiducia della popolazione nell’acqua del rubinetto. Come rileva l’Istat in media il 28,5% della popolazione italiana non si fida dell’acqua del rubinetto, percentuale che sale al 57% nelle isole.
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Da locale a globale. Per affrontare il problema sempre più urgente della scarsità idrica e della carenza nell’accesso all’acqua pulita, durante la Conferenza delle Nazioni unite sull’acqua, che si è svolta a New York tra il 22 e il 24 marzo 2023, è stata annunciata la decisione di prevedere un Commissario speciale delle Nazioni unite per l’acqua.
Alla Conferenza ha partecipato anche una delegazione italiana guidata da Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Riferendosi alla situazione critica di siccità che l’Italia sta affrontando, il ministro Pichetto Fratin ha ricordato come recentemente sia stato costituito “un tavolo di coordinamento per rispondere alla crisi, anche con nuovi strumenti di legge e operativi”.
Anche al tavolo intersettoriale Ambiente e salute la delegazione italiana ha discusso le strategie di prevenzione e risposta che si stanno sviluppando in un partenariato tra istituzioni e stakeholder pubblici e privati per la protezione delle risorse idriche e della salute.
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di Maddalena Binda
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