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Equo e solidale in Italia, un 2022 all’insegna di trend positivi

Redazione Ansa

È stato presentato il 7 giugno a Milano, il primo Bilancio sociale di Fairtrade Italia, il documento che offre una panoramica delle attività svolte dall’impresa sociale del commercio equo e solidale nel corso del 2022.

Rispetto al 2021, i volumi complessivi di prodotti finiti e materie prime sono aumentati, ma l’andamento all’interno delle singole categorie è molto variabile. Delle 19 prese in considerazione, ben 14 hanno registrato un aumento mentre solo cinque segnano un andamento negativo. Crescono i fiori con un +37%, il cotone con balzo in avanti del 110%, cereali e piatti pronti con un +14%, i succhi e le bevande piatte con un + 67%, le spezie con un +48%. Continua l’ottima performance del cacao che raggiunge un nuovo record di vendite pari a 9.756 tonnellate e una crescita del 9%. Le banane rimangono però il prodotto più rilevante con vendite superiori alle 13 mila tonnellate, nonostante una leggera flessione rispetto all’anno precedente (-3%). Si contraggono del 17% anche i volumi della frutta secca, dello zucchero di canna con un calo del 10% e del caffè con un - 9%.

 

La distribuzione geografica

Ma da dove provengono i prodotti Fairtrade? America Latina e Caraibi, con 354.154 agricoltori e lavoratori, rappresentano il 18% del totale e in particolare:

  • il 91% delle banane arrivano da Repubblica Dominicana, Colombia, Ecuador
  • l’84% del caffè da Perù, Honduras, Colombia
  • il 66% di zucchero da Belize e Paraguay (ma anche Mauritius);

l’Africa, raccogliendo quasi un milione e mezzo di agricoltori e lavoratori, costituisce il 69% del totale

  • l’82% di cacao proviene da Costa d’Avorio, Ghana (e Repubblica Dominicana)
  • il 99% dei fiori da Kenya, Etiopia, Uganda;

infine, Asia e Pacifico, che contano 242.715 agricoltori e lavoratori, equivalgono al 12% del totale con:

  • il 95% di cotone proveniente da India, Pakistan (e Senegal)
  • il 56% del tè da India, Kenya, Malawi

L’impegno sugli SDGs

Sono otto su 17 gli Obiettivi di sviluppo sostenibile su cui si concentra l’azione di Fairtrade. L’impegno per sconfiggere la povertà (Goal 1) si traduce in redditi dignitosi per agricoltori e lavoratori: 500 milioni di euro è infatti il premio ricevuto dagli agricoltori e dai lavoratori Fairtrade dal 2015; contrastare la fame attraverso l’agricoltura sostenibile (Goal 2) equivale a 2,3 milioni di ettari di terra dove crescono colture Fairtrade; ridurre il divario di genere nel settore agricolo (Goal 5) è rappresentato dall’incremento del 26% del reddito familiare per le produttrici di cacao Fairtrade in Ghana; garantire lavoro e redditi dignitosi (Goal 8) significa un aumento salariale del 30% a vantaggio dei lavoratori Fairtrade – la maggior parte donne – della piantagione di fiori di Monte Meru, Tanzania; ripensare la produzione e il consumo (Goal 12) vuol dire che il 75% dei consumatori europei vuole conoscere dove e come sono stati realizzati i prodotti; cambiare il commercio quando cambia il clima (Goal 13) dal momento che il 33% del gas serra proviene dall’agricoltura; democrazia in azione (Goal 16) perché Fairtrade è controllata al 50% dagli stessi agricoltori e lavoratori; lavorare insieme per la giustizia commerciale (Goal 17): sono duemila le Fairtrade Towns (enti locali impegnati in azioni a favore del commercio equo), in oltre 30 Paesi.


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Il Rapporto annuale di Equo Garantito

Anche Equo Garantito, l’associazione di categoria che rappresenta circa 70 organizzazioni di commercio equo e solidale operanti in Italia, ha pubblicato il proprio Rapporto annuale 2023, partendo da alcune parole chiave che fanno riferimento ai valori fondanti del movimento: garanzia, educazione, rete, attivismo, parità, clima, diritti, futuro. 

Dal documento, i cui dati fanno riferimento al 2021, emerge che sono circa 500 i lavoratori e le lavoratrici impegnate nel settore (con una prevalenza di donne di circa il 71%) facendo registrare un incremento dell’11% rispetto all’anno precendente, mentre le volontarie e i volontari sono circa 4mila (+17%) e i soci quasi 30mila (+1,2%). Aumentano del 12% anche gli acquisti totali da produttori del commercio equo e solidale 2021 per un ammontare totale che sfiora i 14 milioni di euro e i ricavi crescono del 9% toccando gli oltre 66 milioni di euro.

I principali Paesi coinvolti

A detenere la vetta della classifica, per valore di acquisti da produttori equo e solidali, troviamo Mauritius a cui spetta il primato con oltre 2milioni di euro derivanti dalla somma delle importazioni dirette; seguono le Filippine, con quasi 1,7 milioni di euro; in terza posizione, l’Ecuador con quasi 1,5 milioni.

Scarica il Bilancio Sociale Fairtrade Italia

Scarica il Rapporto 2023 Equo garantito

 

di Elita Viola

 

 

 

Fonte copertina: timursalikhov, da 123rf.com

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