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Verso il patto per il futuro 2024: priorità dell’Ue per i diritti umani

Redazione Ansa

Conclusioni del Consiglio sulle priorità dell'Unione europea nelle sedi delle Nazioni Unite competenti in materia di diritti umani

Il 29 gennaio il Consiglio ha approvato conclusioni per le priorità dell’Ue in sede di Nazioni Unite per i diritti umani nell’anno 2024. Richiamando il 2024 come anno del vertice sul futuro, il Consiglio ribadisce l'impegno dell'Ue a favore di un multilateralismo efficace e indica la necessità di un rafforzamento del sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite, compreso l'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani (Ohchr), attraverso anche l'integrazione di una forte dimensione dei diritti umani nel patto per il futuro e nei preparativi per il vertice sul futuro, nonché nel processo complementare di attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, quale fattore cruciale per non lasciare indietro nessuno.

L’atto assunto affronta in maniera estesa e assume posizione rispetto alle diverse situazioni di crisi dei diritti umani nel mondo esacerbati e determinati anche dai conflitti armati in atto. Tra gli altri punti,  il Consiglio conferma  la ferma opposizione alla pena di morte in tutti i casi, la tutela del diritto alla libertà di religione o di credo, di opinione e di espressione sia online che offline per tutti in tutto il mondo, la sua condanna di qualsiasi forma di rappresaglia contro i difensori dei diritti umani compresi i difensori dei diritti di ogni minoranza, dei diritti delle persone Lgbti e contro le ritorsioni nei confronti delle organizzazioni della società civile e i tentativi di riduzione dello spazio civico, quali gli ostacoli alla registrazione delle Ong.

Inoltre, sottolinea il suo impegno nel mettere in guardia contro il rafforzamento del controllo statale sullo spazio online, nonché a contrastare in modo proattivo la manipolazione delle informazioni da parte di attori stranieri e promuovere l'integrità delle informazioni nella lotta contro la disinformazione.

Tra gli altri aspetti, il Consiglio evidenza la sua posizione  sull'utilizzo e la governance delle tecnologie digitali, compresi l'intelligenza artificiale (AI), l'internet e gli spazi digitali, affermando un approccio alle tecnologie digitali dell’Ue che sia antropocentrico e fondato sui diritti umaniuna delle priorità fondamentali dell'Ue consisterà nel garantire che tali principi siano debitamente rispecchiati nei futuri processi delle Nazioni Unite connessi al digitale, come il patto digitale globale, e in tutte le decisioni relative a un futuro quadro di governance globale per l’AI.

Il Consiglio inquadra anche l’interconnessione tra ambiente e diritti umani, impegnandosi ad affrontare l'impatto dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità, dell'inquinamento e del degrado ambientale sul pieno godimento di tutti i diritti umani: un approccio basato sui diritti umani è fondamentale per contrastare con successo tali fenomeni. Dichiara dunque il suo impegno attivo nell'ambito delle risoluzioni delle Nazioni Unite sul collegamento tra diritti umani, clima e ambiente, anche alla luce dei risultati della Cop 28 e ribadisce il suo impegno a favore della piena attuazione di tutte e tre le dimensioni dell'Agenda 2030.

Sul tema attività d’impresa e diritti umani, afferma la volontà di rafforzare il suo impegno nei consessi delle Nazioni Unite tenendo conto degli sviluppi legislativi e di altro tipo nell'Ue, con particolare riferimento alla prossima adozione finale della direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. Nelle intenzioni del Consiglio questo nuovo strumento legislativo dell’Ue può rappresentare il supporto per l'impegno nei negoziati delle Nazioni Unite su uno strumento giuridicamente vincolante basato sul consenso in materia di imprese e diritti umani, al fine di rafforzare la protezione delle vittime e creare condizioni di parità a livello mondiale. 

Cinque nuove iniziative per rafforzare la sicurezza economica dell'Ue

Il 24 gennaio, la Commissione ha presentato delle proposte per rafforzare la sicurezza economica nel quadro della strategia europea di sicurezza economica già presentata lo scorso giugno 2023.

Le proposte si articolano in un pacchetto di cinque iniziative con lo scopo di rafforzare la sicurezza economica dell’Ue promuovendo il coordinamento delle azioni tra gli Stati membri, sostenendo nel contempo l'apertura del commercio, degli investimenti e della ricerca.

Le iniziative sono le seguenti:

  1. rafforzare ulteriormente la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblico dell'Ue migliorando il controllo degli investimenti esteri nell’Ue attraverso una proposta di regolamento per la revisione del regolamento Ue sul vaglio degli investimenti diretti esteri (investimenti in entrata);
  2. stimolare discussioni e azioni per un maggiore coordinamento europeo in materia di controlli sulle esportazioni, attraverso la pubblicazione di un Libro bianco per l'avvio di un processo di identificazione dei potenziali rischi per la sicurezza legati agli investimenti dell'Ue in Paesi terzi (investimenti in uscita);
  3. consultare gli Stati membri e i portatori di interessi per individuare i potenziali rischi derivanti dagli investimenti in uscita in relazione a una serie specifica di tecnologie attraverso un secondo Libro bianco su come rendere più efficaci i controlli dell'Ue sulle esportazioni di beni a duplice uso civile e militare;
  4. promuovere ulteriori discussioni riguardo ai modi per sostenere al meglio la ricerca e lo sviluppo su tecnologie potenzialmente a duplice uso civile e militare con la pubblicazione di un terzo Libro bianco;
  5. proporre al Consiglio di raccomandare misure volte a rafforzare la sicurezza della ricerca a livello nazionale e settoriale.

Pacchetto per l'innovazione in materia di AI a sostegno delle start-up e delle Pmi

In pari data, la Commissione ha varato un pacchetto di misure per sostenere le start-up e le Pmi europee nello sviluppo di un'intelligenza artificiale (AI) affidabile che rispetti i valori e le norme dell'Ue. Il pacchetto fa seguito all’accordo politico raggiunto tra Parlamento e Consiglio nel dicembre 2023 per portare in approvazione finale il regolamento europeo sull’AI – importante passaggio costitutivo della prima legge al mondo sull'intelligenza artificiale.

Il pacchetto si compone di una serie consistente di elementi:

  • una modifica del regolamento EuroHpc al fine di realizzare fabbriche di AI a sostegno dell'ulteriore sviluppo di un ecosistema di AI altamente competitivo e innovativo nell’Unione. Per favorire la più ampia diffusione dei benefici, le misure introdotte includono l’agevolazione dell'accesso ai supercomputer dedicati all'AI a un gran numero di utenti pubblici e privati, comprese le start-up e le Pmi;
  • la predisposizione di uno sportello unico per le start-up e gli innovatori e che preveda la promozione dello sviluppo di una serie di applicazioni emergenti di AI per finalità generali;
  • una decisione relativa all'istituzione di un Ufficio per l'AI nell'ambito della Commissione, per garantire lo sviluppo e il coordinamento delle politiche in materia di AI a livello europeo e di supervisione dell'attuazione e l'applicazione della futura legge sull’AI, adottando inoltre una comunicazione che delinea il suo approccio strategico all'uso dell'intelligenza artificiale nell’ambito delle proprie attività;
  • una comunicazione sulle start-up e l'innovazione nel settore dell'AI che delinea ulteriori attività chiave;
  • un sostegno finanziario per l'AI generativa fornito dalla Commissione mediante Orizzonte Europa e il programma Europa digitale;
  • iniziative di accompagnamento volte a rafforzare il bacino di talenti dell'Ue in materia di AI generativa attraverso attività di istruzione, formazione, qualificazione e riqualificazione (comprese le nuove iniziative del programma Acceleratore del Cei e di InvestEu);
  • un'ulteriore promozione degli investimenti pubblici e privati nelle start-up e scale-up nel settore dell'AI, anche mediante capitale di rischio o sostegno al capitale;
  • l'accelerazione dello sviluppo e della diffusione degli spazi comuni europei dei dati, messi a disposizione della comunità dell'AI, con la pubblicazione a supporto di un nuovo documento di lavoro dei servizi della Commissione sugli spazi comuni europei dei dati, che descrive l'attuale stato di avanzamento;
  • l'iniziativa "GenAi4Eu", che mira a sostenere lo sviluppo di nuovi casi d'uso e applicazioni emergenti nei 14 ecosistemi industriali europei, nonché nel settore pubblico.

La Commissione istituisce inoltre, con una serie di Stati membri, due consorzi per l’infrastruttura digitale europea (Edic) che comprendono l'"alleanza per le tecnologie del linguaggio" (Alt-Edic) e l'Edic "CitiVerse" che applicherà strumenti di AI all'avanguardia per sviluppare e potenziare i gemelli digitali locali per comunità intelligenti, in modo da aiutare le città a simulare e ottimizzare i processi, dalla gestione del traffico alla gestione dei rifiuti.

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di Luigi Di Marco

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