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Eurobarometro: verso le elezioni, in aumento la fiducia nell’Unione europea

Redazione Ansa

Sondaggi dell’Eurobarometro: elezioni, aspettative per l’Europa, giovani

In vista delle elezioni europee del 6-9 giugno l’Eurobarometro ha effettuato un nuovo sondaggio pubblicato il 23 maggio. Quasi tre quarti degli intervistati (74%) affermano di sentirsi cittadini dell'Ue, ancora una volta il livello più alto in oltre vent'anni. Oltre sei cittadini dell'Ue su dieci (62% media Ue - 68% Italia) sono inoltre ottimisti riguardo al futuro dell'Ue, facendo registrare un lieve aumento rispetto al sondaggio precedente nell'autunno 2023. Anche la fiducia nell'Ue è aumentata ed è ora pari al 49% (50% Italia), mentre la fiducia nei governi nazionali si attesta al 33% (31% Italia). Quasi sei cittadini dell'Ue su dieci sono soddisfatti del funzionamento della democrazia nell'Ue (57% media Ue - 55% Italia) e nel loro Paese (58% media Ue - 53% Italia). 

Le priorità politiche sono individuate con la sicurezza e la difesa al primo posto (34% media Ue e 33% Italia) e le politiche climatico-ambientali a seguire (30% media Ue e Italia). Da notare che per l’Italia emergono altre due priorità su percentuali superiori al 30%: al 34% l’economia (intesa come competitività e debito pubblico), al 32% l’occupazione.

Alla domanda sulla fiducia nei partiti politici, solo il 20% della media Ue (18% Italia) risponde che tende ad aver fiducia. Alla domanda se il proprio Paese può fronteggiare meglio le sfide al di fuori dell’Ue, il 30% delle media Ue (42% Italia) si dichiara d’accordo, mentre alla domanda se più decisioni devono essere assunte a livello di Ue, il 58% della media Ue (66% Italia) si dichiara d’accordo.

Alla domanda su quale valore meglio rappresenta l’Ue, gli intervistati mettono al primo posto la pace con il 39% (Italia 36%), seguita dalla democrazia per il 35% (Italia 34%).

Per la difesa e le spese militari, il 71% della media Ue (65% Italia) concorda che l’Ue deve rafforzare la sua capacità di produrre armi. Il 69% (73% Italia) degli intervistati si dichiara in favore di una politica estera comune.

Percentuali alte (oltre il 60-70%) sono in favore di politiche comunidell’Unione per il commercio, migrazione e asilo, energia, salute, mercato digitale, estensione dell’euro come moneta unica.

Alta è la percentuale di quanti sono d’accordo che ogni accordo commerciale dell’Ue includa i più alti standard climatici, ambientali e di protezione dei lavoratori (79% media Ue, 80% Italia).   

Per la transizione energetica, alla domanda se l’Ue deve massivamente investire nelle energie rinnovabili è d’accordo l’83% della media Ue (84% Italia), e che ciò nel lungo termine porterà a una riduzione del prezzo dell’energia si dichiara d’accordo il 76% media Ue (80% Italia). Se l’Ue deve inoltre investire di più nell’efficienza energetica e ridurre la dipendenza dalle importazioni di beni da Paesi non Ue si dichiara d’accordo l’83% della media Ue, pari per l’Italia).

Precedentemente, il 13 maggio l’Eurobarometro ha pubblicato un sondaggio specifico sui giovani e la democrazia . Il sondaggio riferisce che il 64% (67% Italia) dei giovani dichiara di voler votare. Mentre il 38% (40% Italia) ha dichiarato di ritenere che il voto sia l'azione più efficace per far sentire la propria voce, circa il 19% (15% Italia) ha dichiarato di non essere interessato alla politica. Domande specifiche del sondaggio riguardano la partecipazione dei giovani ad attività d’impegno civico, studio e altre attività sociali, agli stili di vita in relazione agli impatti ambientali, alla salute, alle competenze digitali e alla capacità di riconoscere la disinformazione.

Sulle aspettative dei giovani da parte dell’Europa, al primo posto (37% media Ue - 33% Italia) c’è l’aspettativa di preservare la pace, e al secondo posto (34% media Ue - 32% Italia) il contrasto alla povertà e alle diseguaglianze. Per l’Italia è al 33% anche l’incremento delle opportunità di lavoro per i giovani.

Novità dalla Commissione europea

 La Commissione europea ha presentato il 13 maggio orientamenti e raccomandazioni per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili in vista dell'anniversario del piano RePowerEu, specificamente con la raccomandazione aggiornata sull'accelerazione delle procedure autorizzative e nei relativi orientamenti in cui evidenzia come migliorare le procedure di pianificazione e autorizzazione per le energie rinnovabili e i relativi progetti infrastrutturali nell'Ue. Gli orientamenti aggiornati in materia di autorizzazioni forniscono esempi di buone pratiche su procedure di rilascio delle autorizzazioni più rapide e semplici; sottolinea l'importanza della digitalizzazione e della partecipazione della comunità, delle risorse umane e delle competenze; e illustra come gestire al meglio le procedure di selezione dei siti e le connessioni di rete.

In parallelo è stato adottato un ulteriore documento di orientamento sulla designazione delle zone di accelerazione per le energie rinnovabili, ai sensi della direttiva riveduta sulle energie rinnovabili.

Attuando verifiche del rispetto dellalegge sui servizi digitali, la Commissione ha avviato due procedimenti nei confronti di Meta quale fornitore di Facebook e Instagram. Il primo in data 30 aprile in relazione a presunte violazioni relative alle pratiche di Meta su pubblicità ingannevole, disinformazione e ai contenuti politici sui suoi servizi. Il secondo del 16 maggio in relazione alla protezione dei minori, a presunzione di inadeguata e carente applicazione della norma in materia di valutazione e attenuazione dei rischi causati dalla progettazione delle interfacce online, che possono sfruttare le debolezze e l'inesperienza dei minori e causare comportamenti di dipendenza, incidendo sul loro benessere fisico e mentale, sul rispetto dei loro diritti.  

La Commissione europea con comunicato stampa del 23 maggio, informa di aver deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europeaper la mancata elaborazione e comunicazione dei suoi piani di gestione dello spazio marittimo.

Nel rispetto della direttiva 2014/89/UE, gli stati costieri dell’Ue dovevano elaborare piani di gestione dello spazio marittimo entro e non oltre il 31 marzo 2021. L’Italia risulta inadempiente nonostante anche l'invio di una lettera di costituzione in mora nel dicembre 2021 e di un parere motivato nell'aprile 2023.

Di particolare interesse è la relazione sull’Unione della salute presentata il 22 maggio, con cui la Commissione riassume i risultati del suo mandato a partire dalla risposta alla crisi del Covid-19. 

Novità dal Consiglio dell’Unione

Il 21 maggio il Consiglio dell’Ue ha adottato conclusioni sulla protezione dei processi elettorali dalle ingerenze straniere. Partendo dall’assunto di principio che le nostre democrazie, fondate su scelte politiche libere e ben informate, devono essere protette da qualsiasi forma di ingerenza straniera. Con miliardi di cittadini chiamati a votare in tutto il mondo nel 2024, comprese le elezioni del Parlamento europeo, la resilienza democratica rimarrà al centro dell'agenda del Consiglio.

Il Consiglio evidenzia l’importanza cruciale di rispondere al fenomeno delle ingerenze, che si manifesta con la manipolazione delle informazioni da parte di attori stranieri, statali e non statali, attraverso campagne ibride che possono includere anche attività informatiche dolose e altri elementi, come il ricorso all'intelligenza artificiale e ai deep fake. Nelle conclusioni il Consiglio elenca la panoramica dei vari meccanismi a disposizione dell'Ue per contrastare il fenomeno, il pacchetto di strumenti contro le minacce ibride, il pacchetto di strumenti contro la manipolazione delle informazioni e le ingerenze da parte di attori stranieri e i gruppi di risposta rapida alle minacce ibride, come anche il regolamento sui servizi digitali, il codice rafforzato di buone pratiche sulla disinformazione, il regolamento europeo sulla libertà dei media.

Il Consiglio ha in particolare portato in chiusura diversi dei processi avviati nella legislatura del Parlamento europeo 2019-2024. Alcuni tra questi d’importanza strategica, quali la riforma delle regole di bilancio, le norme relative al patto sulla migrazione e l'asilo, la direttiva sul dovere di diligenza delle imprese, il regolamento sull’Intelligenza artificiale. Ancora le direttive su informazioni relative all’etichettatura e denominazione di miele, succhi di frutta, confetture e latte disidratato (cosiddette “direttive colazione”), le norme rivedute della Pac, le direttive sul contrasto alla violenza contro le donne e sul rafforzamento degli organismi di parità, le norme di riforma del mercato elettrico e del gas e idrogeno, sulle emissioni di Co2 dei veicoli pesanti, il regolamento per velocizzare lo sviluppo delle reti gigabit, la direttiva per posticipare gli obblighi di rendicontazione per alcuni settori e imprese di Paesi terzi al 30 giugno 2026.

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di Luigi Di Marco

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