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Il G7 rilancia l’impegno ad accelerare i progressi verso lo sviluppo sostenibile

Redazione Ansa

A Borgo Egnazia in Puglia, dal 13 al 15 giugno, si è tenuto il principale vertice della presidenza italiana 2024 al G7, alla presenza dei Capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri, oltre al presidente del Consiglio europeo e alla presidente della Commissione europea in rappresentanza dell’Ue. A questi si sono aggiunti diversi ospiti d’onore, primo fra i quali Papa Francesco, il segretario generale dell’Onu Guterres, il presidente del Brasile Lula (a cui è affidata la guida del G20) e altri ancora, tra cui i leader di Algeria, Argentina, India, Giordania, Kenya, Mauritania, Tunisia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Ucraina. 

Il G7 ha rilasciato un Comunicato finale in cui sono definite le posizioni e gli accordi di collaborazione dei leader in risposta alle diverse crisi che affliggono il pianeta. A partire dall’instabilità geopolitica, il focus iniziale del comunicato è mirato a trattare le situazioni di conflitto: dall’invasione russa in Ucraina, introducendo nuovemisure di supporto per l’Ucraina, alla posizione di sostegno a un immediato cessate il fuoco a Gaza e per un percorso di pace che conduca alla soluzione di due Stati distinti. Oltre a considerare diverse altre situazioni di conflitto (Haiti, Sudan, Sahel, Venezuela …), parti sostanziali del comunicato riguardano il sostegno allo sviluppo sostenibile dell’Africa, affrontando la sicurezza alimentare globale, la resilienza climatica, il fenomeno delle migrazioni, nel quadro più generale del conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Uno spazio specifico è dedicato anche all’Intelligenza artificiale, perseguendo l’obiettivo di sfruttarne i vantaggi e gestire i rischi, rafforzando la collaborazione tra i membri del G7.

Agenda 2030

Il Comunicato dedica uno specifico capitolo all’Agenda 2030 dell’Onu unitamente alla sicurezza alimentare e all’iniziativa del G7 Pgii relativa alle partnership per investimenti e infrastrutture globali, a cui viene ricollegata anche l’iniziativa italiana del Piano Mattei.

I leader del G7, richiamando dunque l’impegno all’accelerazione all’attuazione degli impegni dell’Agenda 2030 come già indicato al precedente G7 di Hiroshima e in sede di Assemblea generale dell’Onu dello scorso settembre 2023, specificamente dichiarano: riaffermiamo il nostro fermo impegno verso l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e raddoppieremo gli sforzi per accelerare i progressi verso gli SDGs, ribaditi al vertice SDGs del 2023, per garantire che nessuno rimanga indietro.

Nel contesto viene messo in evidenza che il contrasto alla crisi dell'approvvigionamento alimentare a livello globale dovuta ai cambiamenti climatici e gli obiettivi dell'Accordo di Parigi possono essere raggiunti solo trasformando i sistemi alimentari. I leader pertanto dichiarano il sostegno a politiche e investimenti sinergici e coerenti per affrontare il nesso clima-sistemi alimentari, in particolare nei Paesi a basso reddito. Nel contesto è richiamata la dichiarazione assunta alla Cop 28 di Dubai sull’agricoltura sostenibile e l’azione per il clima, sottoscritta da oltre 160 Stati.

L’Agenda 2030 e i relativi Obiettivi di sviluppo sostenibile sono di fatto un fattore di trasversalità ed elemento di collegamento tra i diversi temi del Comunicato del G7, con innumerevoli richiami nei vari paragrafi. Per citarne solo alcuni, in particolare in quello sulle partnership con i Paesi Africani e sulla migrazione viene evidenziato come gli investimenti per lo sviluppo sostenibile siano misura chiave per affrontare le cause all’origine della migrazione involontaria. A ciò si collega anche lo sviluppo dei contenuti del paragrafo dedicato all’economia e finanza, dove i leader evidenziano che i crescenti oneri del debito limitano la capacità dei Paesi a basso e medio reddito di investire nel loro futuro e di raggiungere gli SDGs. Ancora, nel paragrafo sulla salute, si richiama esplicitamente il Goal 3, la promozione dell’approccio One Health, l’impegno a dare seguito alla dichiarazione assunta con la Cop 28 su clima, salute e trasformazione dei sistemi sanitari assunta da oltre 150 Stati, il rafforzamento dell’architettura sanitaria globale con l’Oms al suo centro. Lo sviluppo sostenibile è richiamato come obiettivo fondamentale anche per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale. In proposito viene lanciato l’Ai hub per lo sviluppo sostenibilesu iniziativa della presidenza italiana del G7 con l’Undp (Programma delle nazioni unite per lo sviluppo).

Energia, clima e ambiente

Un paragrafo specifico è dedicato ai temi energia, clima e ambiente dove i leader del G7 riaffermano la propria determinazione ad affrontare la tripla crisi globale dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità.

Nel merito sono rilanciati ancora gli accordi della Cop 28 sul clima: triplicare la capacità globale di energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica al 2030, quale misura necessaria per rispettare l’Accordo di Parigi sul clima. Specificamente i leader dichiarano l’impegno a raggiungere un settore energetico completamente o prevalentemente decarbonizzato entro il 2035 e a eliminare gradualmente l'attuale produzione di energia elettrica a carbone non abbattuta nei nostri sistemi energetici nella prima metà degli anni 2030, o in una tempistica coerente con il mantenimento di un limite di 1,5°C di aumento della temperatura media terrestre.

I leader s’impegnano a rivedere i loro impegni nazionali (i cosiddetti Ndc - national determined contribution) in vista anche della Cop 29, affinchè siano meglio allineati all’obiettivo 1,5° e richiamano anche l’impegno ad affrontare in maniera olistica i temi della sicurezza energetica, della crisi climatica e dei rischi geopolitici.

Il principio di transizione giusta è richiamato dichiarando che il processo di transizione dovrà essere inclusivo senza lasciare indietro nessuno e dovrebbe essere un'opportunità per migliorare lo sviluppo sociale e la crescita economica, massimizzando i benefici positivi per le economie locali e affrontando al contempo gli impatti sociali o economici negativi che possono derivare dall'azione climatica […] Sottolineiamo l'importanza di approcci che coinvolgano l'intera società, con la partecipazione significativa delle persone e delle comunità in prima linea nella triplice crisi, comprese le donne, i giovani e le popolazioni indigene.

Sono rilanciati gli impegni al 2030 per biodiversità ed ecosistemi assunti alla Cop 15 di Kunmings-Montreal specificamente per ogni Goal e Target, inclusi i Target di protezione e ripristino degli ecosistemi (entrambi del 30% al 2030), e viene assunto l’impegno da parte dei leader aderenti alla Convenzione sulla biodiversità (tra cui l’Italia) di rivedere le proprie Strategie nazionali per la biodiversità a tale scopo. Nel contesto i leader confermano l’impegno a fermare e invertire la deforestazione e il degrado delle foreste e dei terreni entro il 2030 a livello globale.

Sul tema degli oceani, con gli impegni atti ad affrontare la triplice crisi ambientale anche in questo ambito, si richiama il perseguimento dell'ambizione di ridurre a zero l’inquinamento da plastica entro il 2040, sostenendo gli sforzi per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull'inquinamento da plastica entro la fine del 2024.

Tra le iniziative avviate in questo contesto si citano l’Hub sull'uso sostenibile del suolo, dedicato alla promozione di un approccio collaborativo e comune alle iniziative di uso sostenibile del suolo in Africa e nel bacino del Mediterraneo, promosso dalla presidenza italiana, e l'istituzione di una Coalizione per l'acqua del G7 per coordinare l’azione e rafforzare la cooperazione sulle questioni relative all’acqua. Sono poi richiamati l’acceleratore del G7 per l’adattamento ai cambiamenti climatici, il lancio di un’iniziativa energia per la crescita per l’Africa (su cui il G7 assume una specifica dichiarazione) e l’istituzione di un gruppo di lavoro del G7 per l’energia da fusione.

Partnership con i Paesi africani

Nel paragrafo dedicato alla promozione delle partnership con i Paesi africani, i leader assumono l’impegno ad allineare i propri sforzi per la cooperazione al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda dell’Unione africana 2063 e ai bisogni e alle priorità dei Paesi africani. Riconoscendo che lo sviluppo sostenibile e la democrazia si rafforzano a vicenda, i leader ribadiscono l’impegno a sostenere i governi africani nel promuovere la governance democratica e i diritti umani. Vengono richiamati come strumenti di cooperazione per attuare la visione di un futuro sostenibile, resiliente ed economicamente fattibile il Pgii del G7 e il Global Gateway dell’Ue, accogliendo anche la novità del Piano Mattei dell’Italia per l’Africa.

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di Luigi Di Marco

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