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Consiglio dell'Ue: patto sul futuro ambizioso per accelerare verso gli SDGs

Redazione Ansa

Particolarmente ricco il quadro degli atti strategici adottati a livello di Consiglio a fine giugno. Il Consiglio dell’Unione ha adottato le sue priorità per il prossimo ciclo annuale settembre 2024 - settembre 2025 in sede di Nazioni unite, il Consiglio europeo ha identificato le nuove cariche istituzionali di vertice al Consiglio europeo e alla Commissione (Costa, von der Leyen, Kallas) e ha adottato la nuova agenda strategica 2024-2029. Nel frattempo, la carica della presidenza di turno semestrale dell’Ue dal 1 luglio al 31 dicembre 2024 viene assunta da Viktor Orban nella sua qualità di primo ministro dell’Ungheria.

Priorità dell’Ue per le Nazioni unite

Il Consiglio dell’Ue ha adottato il 24 giugno le sue conclusioni sulle priorità dell'Ue nel contesto delle Nazioni unite durante la 79ª sessione dell'Assemblea generale dell’Onu (settembre 2024 - settembre 2025).

Viene ribadito dalle premesse l’impegno per l’Agenda 2030: le emergenze che ci circondano oggi rischiano di prevalere sui nostri obiettivi di sviluppo a più lungo termine. Abbiamo bisogno di un nuovo impegno e di un consenso rinnovato per accelerare l'attuazione dell'Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Riconoscendo il legame intrinseco tra pace e sviluppo,l'Ue accelererà gli sforzi per realizzare l'Agenda 2030 e conseguire gli SDGs.

Viene confermata l’attenzione centrale al vertice sul futuro di settembre 2024: l'Ue considera il vertice sul futuro una pietra miliare fondamentale per il sistema multilaterale e si impegna in modo costruttivo a favore di un ambizioso Patto per il futuro. Il contributo dell'Ue è in linea con le nostre priorità per questa sessione e rispecchia il nostro obiettivo di sostenere e riformare il multilateralismo affinché funzioni per tutti, sia pronto per il futuro e rifletta meglio il mondo odierno.

È richiamata la centralità dei rischi ambientali: la gravità della triplice crisi planetaria dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e dell'inquinamento rappresenta una minaccia globale ed esistenziale e aggrava le preoccupazioni esistenti in materia di sicurezza.

Da queste premesse, il Consiglio definisce le seguenti cinque priorità:

  1. garantire un nuovo impegno a favore dei fondamenti di un ordine internazionale basato su regole, compresi i diritti umani,
  2. sostenere la pace e la sicurezza internazionali;
  3. promuovere lo sviluppo sostenibile e il finanziamento dello sviluppo;
  4. affrontare la "triplice crisi planetaria";
  5. promuovere la fiducia attraverso un sistema multilaterale più efficace.

Nello sviluppo delle priorità, il Consiglio richiama il sostegno a diverse delle proposte del segretario generale dell’Onu Guterres da discutere in sede di vertice sul futuro, quale la nuova agenda per la pace e la relativa riforma del consiglio di sicurezza dell’Onu al fine di renderlo più efficace, inclusivo, trasparente, democratico e responsabile, rispecchiando meglio le realtà odierne rafforzando la voce delle regioni sottorappresentate, soprattutto in Africa ma non solo.

Viene richiamato il sostegno alle diverse riforme dell’architettura finanziaria globale, delle istituzioni finanziarie internazionali e delle banche multilaterali di sviluppo, il supporto a misure quali l’iniziativa globale per le obbligazioni verdi, l’impegno a mobilitare e fornire volontariamente diritti speciali di prelievo (Dsp) al Fondo fiduciario per la riduzione della povertà e la crescita e al Fondo fiduciario per la resilienza e la sostenibilità. L’obiettivo quadro di riferimento è confermato nel conseguimento degli SDGs, in coerenza a quanto delineato dall’accordo di Parigi di rendere i flussi finanziari coerenti con uno sviluppo a basse emissioni di gas a effetto serra e resiliente ai cambiamenti climatici.

Il Consiglio dichiara il suo impegno come Ue e Stati membri per ridurre il crescente divario tra le esigenze umanitarie e i finanziamenti disponibili e pone la necessità di affrontare la crisi di liquidità che ostacola un efficace funzionamento delle nazioni unite.

Per gli aspetti relativi alla salute globale, il Consiglio s’impegna a sostenere una solida architettura sanitaria globale, imperniata su di un’Organizzazione mondiale sanitaria responsabile, confermando l’impegno a favore del raggiungimento di un esito positivo dei negoziati in corso in vista di un ambizioso strumento giuridicamente vincolante in materia di prevenzione delle pandemie e di preparazione e risposta alle stesse.

Tra gli altri aspetti inclusi nel dibattito sul patto sul futuro, il Consiglio esprime il suo fermo sostegno al collegato patto digitale globaleche da un lato affronti i vantaggi che le tecnologie digitali potrebbero apportare all'umanità e dall'altro mitighi i rischi, con un approccio basato sui valori e sui diritti umani e attraverso azioni multipartecipative.

Il Consiglio sostiene inoltre l'elaborazione di principi globali da parte dell'Onu per l'integrità delle informazioni, quale fondamentale strumento volto a garantire l'assunzione di responsabilità da parte dei molteplici attori coinvolti nell'ambiente dell'informazione e a sostenere lo sviluppo di capacità per società resilienti alla disinformazione. Il Consiglio impegna inoltre l'Ue e i suoi Stati membri a lavorare attivamente perprevenire e contrastare l'amplificazione e la legittimazione delle campagne di disinformazione.

Il Consiglio ha rimarcato il proprio sostegno alla partecipazione significativa di una società civile indipendente, basata sui diritti e diversificata ai processi multilaterali, tra cui le sedi competenti in materia di diritti umani, la mediazione di pace e i processi decisionali, richiamando l’importanza della partecipazione piena, efficace e significativa dei giovani e la necessita di assumere misure specifiche di coinvolgimento anche per le donne. Il Consiglio specifica inoltre il proprio favore alla dichiarazione sulle generazioni futurecome un altro importante risultato del vertice sul futuro, che si concentra, tra l'altro, sull'applicazione di un approccio lungimirante nella definizione delle politiche per sfruttare appieno il potenziale delle generazioni future.

In relazione alla triplice crisi planetaria (clima, biodiversità, inquinamento), il Consiglio esprime profonda preoccupazione per il fatto che, collettivamente, le parti dell'accordo di Parigi non siano ancora sulla buona strada verso il conseguimento degli obiettivi di tale accordo e ne chiede la piena attuazione, anche limitando l'aumento della temperatura a 1,5ºC, e cogliendo la Cop 29 come momento fondamentale di svolta anche in per assicurare misure di finanziamento per una transizione energetica verde globale, giusta e inclusiva al fine di accelerarla e condividerne meglio i benefici in tutto il mondo.

Confermando gli impegni per un'azione urgente per arrestare e invertire laperdita di biodiversità nel quadro globale di Kunming-Montreal per la biodiversità e l’impegno a favore del conseguimento della neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030 richiamando la Cop 16 della convenzione delle Nazioni unite contro la desertificazione. Anche nel caso di specie il Consiglio rimanda alla necessità di assicurare adeguate misure di finanziamento.

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di Luigi Di Marco

 

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