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Emissioni di CO2 dimezzate nelle città entro il 2050 con 10 miliardi di euro l’anno

Redazione Ansa

Un pacchetto d’investimenti da 270 miliardi di euro per rendere possibile il processo di decarbonizzazione e il miglioramento della qualità della vita nelle città italiane entro il 2050, attivando una serie di leve tecnologiche e di servizio già oggi disponibili e riducendo le emissioni delle città di oltre il 50%.

È quanto emerge dal Position paper di A2A, in collaborazione con The European House – Ambrosetti (Teha) e con il contributo scientifico dell’ASviS, presentato il 6 settembre a Cernobbio. Il documento, intitolato “Sostenibilità urbana: decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione – opportunità e soluzioni per città future-fit”, si propone di valorizzare il ruolo centrale delle città attraverso la combinazione di decarbonizzazione e miglioramento della qualità della vita. Lo studio identifica le leve per ridurre le emissioni e quantifica gli investimenti necessari, mettendo in evidenza quanto interventi come la creazione di spazi verdi e la promozione della mobilità sostenibile possano migliorare la vivibilità urbana. Attraverso casi studio, poi, vengono proposte strategie e modelli abilitanti per supportare investimenti e programmi di sviluppo sostenibile.

Urbanizzazione ed emissioni al 2050, i trend

Dallo studio emerge che l'urbanizzazione è un fenomeno globale in crescita: dal 1950, la percentuale di popolazione urbana è raddoppiata, passando dal 29,6% al 58,3%, con una previsione di raggiungere il 70% entro il 2050. Tra i Paesi europei, l'Italia attualmente ha la più bassa percentuale di popolazione urbana, ma l'incremento previsto è il maggiore al 2050. Tuttavia, un sondaggio della Commissione europea indica che solo il 79,5% dei cittadini italiani è soddisfatto della qualità della vita nelle proprie città, collocandoli tra gli ultimi in Ue. Se il trend di urbanizzazione attuale continua, si legge nel documento, le emissioni nelle città italiane potrebbero aumentare del 18% entro il 2050, mantenendo le emissioni pro capite attuali.

Le priorità dei sindaci europei

Non a caso, infatti, sei priorità su dieci riportate dai sindaci europei sono riconducibili a coniugare qualità della vita e sostenibilità: l'Eurocities Pulse Mayors Survey del 2024 rivela che il cambiamento climatico è considerata dai sindaci la principale priorità per le proprie città (67%), seguito da equità e inclusione sociale (31%), abitazioni a prezzi accessibili (30%), mobilità sostenibile (28%), pianificazione urbana e infrastrutture (24%) e sicurezza delle città (20%).

Per valorizzare questa necessità, la Commissione europea ha lanciato un’iniziativa che vede 100 città europee impegnate in un percorso di decarbonizzazione e miglioramento della qualità della vita. Le città selezionate dovranno redigere i cosiddetti Climate City Contracts (Ccc), che includeranno un piano generale per la neutralità climatica per gli edifici, i trasporti, la gestione dei rifiuti e i relativi piani di investimento.


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Le principali leve per decarbonizzare le città e migliorare la qualità della vita

Il documento identifica una serie di leve tecnologiche e di servizio che rappresentano le soluzioni più efficienti, in termini di costo-beneficio, per la riduzione delle emissioni e per le quali gli operatori industriali possono fungere da abilitatori e partner. Tali leve potrebbero ridurre le emissioni di CO2 nelle città di circa il 50% entro il 2050, con un investimento annuo di 10 miliardi di euro, incrementando l’elettrificazione, le Fer e il calore derivato nel mix di consumo delle città di oltre 20 punti percentuali.

  • Elettrificazione dei trasporti: fondamentale per la decarbonizzazione del settore, in un contesto europeo in cui il trasporto su strada incide per circa un quinto delle emissioni complessive di CO2. Entro il 2035, le nuove immatricolazioni di veicoli a combustione interna saranno vietate, accelerando così la diffusione dei veicoli elettrici.
  • Installazione di impianti fotovoltaici sui tetti: i tetti degli edifici residenziali possono rappresentare una leva importante di crescita per gli impianti fotovoltaici di piccole dimensioni.
  • Installazione di pompe di calore elettriche: la pompa di calore è una macchina elettrica che trasferisce calore da un ambiente a bassa temperatura a uno più caldo e riduce le emissioni di CO2 fino al 65% rispetto a una caldaia a condensazione, offrendo un risparmio energetico del 58,5% per il riscaldamento residenziale.
  • Sviluppo di aree verdi urbane: la creazione di spazi verdi contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’effetto isola di calore e fornire spazi ricreativi, aumentando il benessere dei cittadini e contribuendo alla sostenibilità urbana.
  • Ottimizzazione di waste e water management: migliorare la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche consente di ridurre gli sprechi e l’inquinamento, incrementare l’efficienza e la sostenibilità dei servizi urbani.
  • Illuminazione a Led e Smart City: l’adozione di illuminazione a Led e tecnologie smart city migliora l’efficienza energetica, riduce i costi e l’impatto ambientale, e consente una gestione più intelligente delle risorse urbane.
  • Diffusione di teleriscaldamento: il teleriscaldamento utilizza fonti di calore centralizzate per riscaldare edifici e acqua, riducendo le emissioni locali rispetto ai sistemi di riscaldamento individuali e aumentando l'efficienza energetica.
  • Riqualificazione edilizia: ristrutturare e aggiornare gli edifici esistenti con tecnologie energetiche moderne migliora l’efficienza energetica, riduce i consumi e le emissioni, e contribuisce a una maggiore sostenibilità ambientale.

di Sofia Petrarca

 

Fonte copertina: moovstock, da 123rf.com

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