ASviS

Agenda 2030 e Green Deal nelle lettere d’incarico ai Commissari europei

Redazione Ansa

Lettere d’incarico dei nuovi Commissari europei

Il 17 settembre Ursula von der Leyen, in conferenza stampa, ha presentato la lista dei 26 nuovi Commissari europei, incluso la già nominata alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas, ciascuna/o scelta/o da uno Stato membro dell’Unione, diverso dallo Stato d’appartenenza della presidente. Il successivo 19 settembre, il Consiglio dell’Ue ha formalmente adottato la stessa lista in comune accordo con la presidente della Commissione.

Per ogni Commissario è stata predisposta una lettera d’incarico da parte della presidente, che riassume gli obiettivi del mandato generale del collegio dei Commissari e degli obiettivi specifici di ogni singolo Commissario, riprendendo gli Orientamenti politici del mandato 2024-2029 presentati lo scorso 18 luglio.

Le priorità definite negli Orientamenti politici, come precisato nella premessa alla lettera d’incarico, non costituiscono filoni di lavoro disgiunti ma sono interconnesse e avranno ripercussioni reciproche. Ciò si rifletterà nel lavoro del collegio dei Commissari nel suo complesso e per ciascuno dei suoi membri, che dovranno pertanto collaborare in uno spirito di collegialità.

Gli Impegni comuni a tutti i Commissari, come riportati nelle lettere d’incarico, sono così sintetizzabili:

  • per l’Agenda 2030: nel nostro percorso verso il 2030, ogni membro del collegio garantirà il conseguimento degli obiettivi dell'Ue stabiliti per quell'anno e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nei rispettivi settori di intervento. Il collegio nel suo insieme sarà responsabile dell'attuazione globale degli Obiettivi;
  • per il Green deal: il successo di questa nuova Commissione sarà misurato in base alla nostra capacità di raggiungere i traguardi e gli obiettivi fissati, in particolare nell'ambito del Green Deal europeo.
  • per il contrasto ai cambiamenti climatici: mi aspetto che tutti voi contribuiate al conseguimento dei nostri obiettivi climatici concordati, in particolare quelli fissati per il 2030 e l'obiettivo della neutralità climatica per il 2050;
  • attingere idee dalle relazioni di recente o prossima pubblicazione: in particolare, la relazione Draghi sul futuro della competitività europea, la relazione Niinistö su come migliorare la preparazione e la prontezza dell'Europa in materia civile e di difesa, la relazione nata dal dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura e la relazione Letta sul futuro del mercato unico;
  • dialogo con il Parlamento: organizzare un dialogo strutturato con la commissione parlamentare corrispondente al Suo portafoglio al fine di tracciare il percorso da seguire per le risoluzioni adottate dal Parlamento;
  • dialogo con i giovani: organizzare una prima edizione dei dialoghi annuali con i giovani sulle iniziative politiche nei primi 100 giorni, in modo che i giovani possano essere ascoltati e possano contribuire a plasmare il Suo lavoro;
  • partecipazione: ci ispireremo alla Conferenza sul futuro dell'Europa per infondere una cultura reale e duratura della democrazia partecipativa. Sceglieremo settori di intervento e proposte per i quali le raccomandazioni dei panel europei di cittadini avranno il massimo valore e daremo seguito alle proposte che ne scaturiranno.
  • allargamento e riforme: desidero inoltre che tutti voi svolgiate un ruolo attivo nell'aiutare i Paesi candidati a prepararsi all'ingresso nella nostra Unione nei vostri rispettivi settori di intervento. Conto su di voi per le revisioni strategiche pre-allargamento e per il nostro ampio e ambizioso programma di riforme.
  • riduzione degli oneri amministrativi e semplificazione: nei confronti delle imprese, ogni Commissario dovrà contribuire a ridurre gli obblighi di comunicazione di almeno il 25% e, per quanto riguarda le Pmi, di almeno il 35%. Tra i Suoi compiti vi sarà inoltre quello di mettere alla prova l'acquis dell'Ue e presentare proposte volte a eliminare eventuali sovrapposizioni e contraddizioni e a garantire la totale compatibilità con le tecnologie digitali, mantenendo nel contempo standard elevati;
  • miglioramento della regolazione: la nuova legislazione dovrà assicurare che le norme dell'Ue siano più semplici, più accessibili ai cittadini e più mirate. Lei garantirà il rispetto dei principi di proporzionalità, sussidiarietà e miglioramento della regolamentazione, anche mediante consultazioni allargate, valutazioni d'impatto, un riesame ad opera del comitato per il controllo normativo, e un nuovo controllo relativo alle Pmi e alla competitività. Le proposte dovranno basarsi su dati concreti.

L’Ue al vertice sul futuro

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha partecipato al vertice sul futuro indetto dalle Nazioni Unite in cui si è discussa l’approvazione del testo del Patto sul futuro. Nel suo discorso tenuto il 22 settembre ha dichiarato: vogliamo un Patto per il futuro che rinvigorisca la fiducia multilaterale e riporti le Nazioni Unite al centro delle nostre azioni. Questo Patto è un potente catalizzatore per accelerare i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile e compiere progressi in materia di diritti umani, uguaglianza di genere e protezione del nostro pianeta.

I passaggi successivi del suo discorso hanno in particolare sostenuto le proposte di riforma dell’architettura finanziaria globale contenute nel Patto, in risposta ai bisogni dei Paesi in via di sviluppo.

Il sostegno al Patto sul futuro era già stato pienamente espresso dal Consiglio dell’Unione nelle conclusioni assunte lo scorso 24 giugno.

Sessione plenaria del parlamento europeo

 Tra il 16 e il 19 settembre, si è tenuta la seconda sessione plenaria del nuovo Parlamento europeo. In particolare è stata adottata il 19 settembre la risoluzione sul proseguimento del sostegno finanziario e militare all'Ucraina da parte degli Stati membri dell’Ue, in cui il Parlamento invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo, in quanto ciò ostacola la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa ai sensi del diritto internazionale pubblico e lascia l'Ucraina esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture. Il testo è stato adottato con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astensioni.

Continua a leggere su asvis.it

di Luigi Di Marco

Consulta la rassegna dal 16 al 22 settembre

 

Fonte copertina: Commissione europea

Leggi l'articolo completo su ANSA.it