Consulta la rassegna dal 14 al 20 ottobre
Nella seduta del 14 ottobre il Consiglio ha assunto conclusioni sulle posizioni da assumere in sede delle prossime tre conferenze delle parti (Cop) su clima, biodiversità e contrasto alla desertificazione.
Si tratta di tre atti distinti che tra loro si richiamano ribadendo il principio del mutuo sostegno e reciproco rafforzamento tra le azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, tutela e ripristino della biodiversità, contrasto alla desertificazione, nel quadro anche del raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel contesto, il Consiglio richiama il ruolo strategico del recente Summit sul futuro quale pietra miliarefondamentale per il sistema multilaterale e per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Cop 29 della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (Unfccc)
Nelle conclusioni sulla Cop 29 che si terrà a Baku in Azerbaijan dall’11 al 22 novembre, il Consiglio ribadisce che il livello d’ambizione deve rimanere adeguato all’obiettivo di mantenere l’innalzamento medio della temperatura terrestre entro 1,5°, sottolineando le opportunità e i co-benefici che un'ambiziosa azione per il clima porta non solo al pianeta e all'economia globale, ma anche alle persone, in termini di migliori standard di vita, salute, maggiore sicurezza idrica, sistemi alimentari sostenibili e prezzi dell'energia accessibili […] Preservando la competitività economica e promuovendo l'inclusione sociale investendo in istruzione, scienza, innovazione e posti di lavoro e competenze verdi, tutte le società possono trarre vantaggio da una transizione giusta ed equa verso un nuovo modello economico di sviluppo verde, ricordando inoltre che il costo dell'inazione supera di gran lunga il costo di percorsi di transizione ordinati e giusti.
Il Consiglio riconosce il valore delle forti richieste che provengono dalla società civile, in particolare dai giovani, per un'azione più ambiziosa per il clima, e della necessità di tenere conto dell'equità intergenerazionale e di attuare una transizione ecologica socialmente vantaggiosa che tenga conto delle esigenze delle persone.
Nel contesto sottolinea che una partecipazione pubblica significativa, l'impegno e l'accesso alle informazioni, anche per la società civile, i giovani e tutte le parti interessate, sono essenziali per promuovere la giustizia sociale, l'equità e l'inclusività nella transizione globale verso un pianeta climaticamente neutro e resiliente, ribadendo che l'Ue rimane impegnata a rispettare questi valori.
Sottolinea ancora l'importanza di un quadro politico stabile e prevedibile per fornire chiarezza agli investitori, comprese le imprese, i cittadini e i responsabili politici.
Il Consiglio chiede che i prossimi impegni degli Stati siano elevati al più alto possibile livello d’ambizione. Per i Paesi dell’Ue al 2030 evidenzia come strategica l’attuazione del pacchetto legislativo “pronti per il 55%”, e a livello globale rilancia:
- l’invito alle parti ad allineare le proprie politiche e misure con gli obiettivi stabiliti nei loro Ndcs (Nationally determined conributions - gli impegni nazionali formalizzati da parte di ciascuno Stato verso gli obiettivi climatici) in linea con l'Accordo di Parigi, constatando con preoccupazione l’incoerenza tra impegni dichiarati nelle Cop e piani nazionali;
- l'appello a triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e a raddoppiare il tasso medio annuo globale di miglioramento dell'efficienza energetica entro il 2030;
- Ia presentazione, promozione e attuazione di piani nazionali per l’adattamento, evidenziando la complementarità con le azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici, invitando tutte le Parti a compiere maggiori sforzi per integrare l'adattamento al cambiamento climatico e la resilienza nelle politiche, nei settori, nei programmi e nelle attività pertinenti ed esistenti;
- la richiesta di eliminare il prima possibile i sussidi ai combustibili fossili che non affrontano la povertà energetica o la giusta transizione.
Parte dell’atto assunto dal Consiglio è dedicato agli impegni per la finanza per il clima in relazione all’operatività del fondo perdite e danni e alle altre misure di sostegno decise nelle precedenti Cop, come il mantenimento costante del contributo di 100 miliardi di dollari all’anno da parte dei Paesi sviluppati verso i Paesi in via di sviluppo.
Più in generale, lo stesso Consiglio lo scorso 8 ottobre ha già assunto specifiche conclusioni sulla finanza per il clima richiamando anche gli impegni del Patto sul futuro, ribandendo l’urgenza di perseguire la riforma più ampia dell'architettura finanziaria internazionale e mettendo in evidenza la necessità di compiere tutti gli sforzi necessari per indirizzare la finanza privata verso gli obiettivi climatici. In proposito è stato richiamato il report del panel intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) secondo cui i flussi finanziari pubblici e privati per i combustibili fossili sono ancora maggiori di quelli per l'adattamento e la mitigazione del clima.
Il Consiglio, dunque, sollecita tutti i finanziatori del clima a garantire che la fornitura e la mobilitazione dei finanziamenti per il clima non siano utilizzati per attività legate ai combustibili fossili, pur riconoscendo che devono essere intraprese azioni rapide per affrontare la povertà energetica, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo più vulnerabili. Invita anche le banche multilaterali di sviluppo a eliminare gradualmente i finanziamenti legati ai combustibili fossili il prima possibile come parte del loro allineamento con gli obiettivi dell'accordo di Parigi.
Per costruire le condizioni di contesto il Consiglio mette in evidenza anche il ruolo chiave della finanza a livello nazionale: ogni Paese dovrebbe creare e migliorare le condizioni abilitanti e gli ambienti di investimento per mobilitare una finanza su larga scala e catalizzare gli investimenti nell'azione per il clima. Ciò richiede un approccio di governo complessivo, integrando l'azione per il clima nelle politiche macroeconomiche e fiscali, anche attraverso la fissazione del prezzo del carbonio, la definizione del bilancio, gli investimenti pubblici e i processi di approvvigionamento, e coinvolgendo gli stakeholder economici e rafforzando il loro impegno nell'azione per il clima.
Cop 16 della Convezione sulla biodiversità (Uncbd)
Sulla Cop 16 di Cali in Colombia dal 21 ottobre al 1 novembre, il Consiglio ribadisce nelle sue conclusioni l’impegno al perseguimento del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal (Kmgbf), che stabilisce obiettivi e traguardi ambiziosi per la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità e fornisce una tabella di marcia completa per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030 per rimettere la natura sulla strada del recupero a beneficio delle persone e del pianeta.
Il Consiglio riconosce che l'intera società e l'economia dipendono fortemente dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici e hanno la responsabilità di realizzare la visione e la missione del Kmgbf, accoglie con favore l’ambizione della Colombia di garantire che la Cop 16 sia una “Cop per il popolo”, riconoscendo che un approccio basato sui diritti umani, l’equità e l’uguaglianza di genere sono fondamentali per l’attuazione del Kmgbf. Sostiene dunque un approccio che coinvolga l'intero governo e l'intera società, in particolare attraverso la creazione di condizioni abilitanti e di contesti di investimento adeguati per integrare l'azione sulla biodiversità nelle politiche macroeconomiche e fiscali, compresi i processi di bilancio e d’investimento pubblico.
Per l’azione nel quadro dei Paesi dell’Ue, sottolinea l’importanza fondamentale del regolamento (Ue) 2024/1991 sul ripristino della natura, entrato in vigore il 18 agosto 2024, per tutti gli Stati membri Ue all'attuazione del Kmgbf, quale passo decisivo verso l'inversione della perdita di natura e l'aumento della resilienza dell'Europa agli effetti dei cambiamenti climatici.
Il Consiglio mette in evidenza l’importanza critica dell’integrazione della biodiversità all’interno e tra tutti i livelli di governo e della società, nonché in tutte le politiche e i settori, e invita ulteriormente a ottenere risultati significativi su questioni tematiche chiave quali il nesso biodiversità e salute, chiedendo anche l'adozione di un piano d'azione globale sulla biodiversità e la salute in linea con l'approccio One Health.
Con le altre misure, il Consiglio sostiene anche l'adozione della strategia di gestione della conoscenza per supportare l'attuazione del Kmgbf e il monitoraggio dell'impatto delle attività economiche sulla biodiversità.
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di Luigi Di Marco
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Fonte copertina: shaiith, da 123rf.com
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