Il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) hanno firmato, martedì 22 ottobre a Roma, un protocollo d’intesa di durata quadriennale volto a consolidare la promozione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu nelle manifestazioni e nelle attività sportive, tramite la realizzazione di iniziative e progetti che riguardano in particolare l’educazione ambientale, la parità di genere e l’inclusione sociale.
In base all’accordo, firmato oggi nella Sala Fiaccole di Palazzo H, a Roma, da Giovanni Malagò, presidente del Coni, e da Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, le due organizzazioni si impegnano a realizzare congiuntamente iniziative per:
- diffondere la cultura della sostenibilità presso atleti e pubblico delle manifestazioni sportive nazionali;
- avviare percorsi di sostenibilità all’interno delle federazioni sportive; attivare nuove sinergie in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile;
- valorizzare le attività già in essere per i grandi appuntamenti dello sport nazionale sotto l’egida del Coni;
- definire un percorso di formazione per sensibilizzare dipendenti, collaboratori e fornitori del Coni sui temi dello sviluppo sostenibile, utilizzando i corsi e-learning dell’ASviS;
- adottare metodologie e strumenti per integrare la sostenibilità nella gestione operativa degli impianti sportivi italiani, ottimizzandone gli impatti ambientali e sociali su persone e comunità.
“Il Coni è un ente pubblico, emanazione del Cio, che in ogni suo concetto mette la parola ‘sostenibilità’, declinandola a livello ambientale, finanziario e sociale”, ha evidenzia il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Questa rilevante partnership con l’ASviS conferma l’importanza dello sport nel promuovere i corretti stili di vita, diffondere la cultura del rispetto delle regole e dell’avversario e nel favorire l’integrazione sociale anche nei contesti più difficili. Le nostre atlete e i nostri atleti sono testimonial dei nostri valori fondanti, un esempio per i nostri giovani. Fare sport vuol dire anche contribuire a migliorare la nostra società e sono sicuro che, in squadra con l’ASviS, faremo la nostra parte per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030. È una sfida che il mondo dello sport italiano accetta con orgoglio”.
“La collaborazione tra Coni e l’ASviS riconosce il mondo dello sport come snodo fondamentale per rafforzare la coesione sociale, educare a uno stile di vita sano e attivo e abbattere le barriere culturali, economiche e sociali che frenano il percorso verso lo sviluppo sostenibile, su cui l’Italia procede con un drammatico ritardo, come mostrato dal Rapporto ASviS 2024”, ha dichiarato il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini. “Ad esempio, in Italia il 29% dei bambini tra gli otto e i nove anni è sovrappeso o obeso, un fenomeno crescente e allarmante che colpisce in particolare gli abitanti del Sud e le famiglie in condizioni di povertà. Invertire questa tendenza, facendo leva sulle straordinarie potenzialità dello sport per promuovere stili di vita sostenibili, contribuirebbe a migliorare il benessere fisico, mentale e sociale di individui e collettività, in linea con quanto stabilito dai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu".
Questa intesa consolida il rapporto tra l’ASviS e il mondo dello sport italiano. Già in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, l’Alleanza ha realizzato insieme a Sport e salute un evento in cui si è discusso del ruolo dello sport a scuola.
Fonte copertina: Davide Fenuta (2024)
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