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Stop all’inaccettabile sovraffollamento carceri, in aumento negli ultimi anni

Redazione Ansa

Da un punto di vista globale, la corruzione continua a distogliere risorse dallo sviluppo sostenibile, con una persona su cinque che ha dichiarato di essere stata invitata a pagare o di aver pagato una tangente a un funzionario pubblico negli ultimi 12 mesi. Questo è quanto emerge dal Rapporto ASviS 2024 per quanto riguarda il Goal 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide”.  Inoltre, metà dei Paesi ha carceri sovraffollate: tra il 2015 e il 2022 la popolazione carceraria è aumentata da 11,1 milioni a 11,5 milioni, con effetti preoccupanti per la salute e il rispetto dei diritti umani. Tra il 2022 e il 2023, le vittime civili nei conflitti armati sono aumentate del 72%, dato più alto dal 2015, con la concentrazione più elevata (sette su 10) in Israele e nei territori palestinesi occupati. Nel 2023, per ogni 10 vittime civili, quattro sono state donne e tre sono state bambine/i.

Dal punto di vista italiano, l’indice composito del Goal 16 risulta caratterizzato tra il 2010 e il 2023 da oscillazioni di limitata entità, che nell’ultimo anno lo portano a registrare comunque un valore inferiore a quello del 2010. Tra le componenti che influiscono in modo negativo si segnala l’aumento ditruffe e frodi informatiche, che nel 2022 arrivano a 4,6 ogni mille abitanti, rispetto all’1,6 del 2010.

Contribuiscono positivamente, invece, il calo del numero di detenuti in attesa di primo giudizio (-5,8 punti percentuali) e quello dell’affollamento degli istituti di pena, passato dal 151% al 117,6%, ma che presenta un andamento discordante verso l’obiettivo di azzerare il sovraffollamento entro il 2030 (Target 16.3): se nel lungo periodo si rileva un trend positivo, nel breve periodo si nota invece una diminuzione di soli 0,3 punti percentuali tra il 2018 e il 2023, con un forte aumento registrato nell’ultimo anno che potrebbe compromettere il raggiungimento dell’obiettivo.

Per i procedimenti civili, l’obiettivo prevede che, entro il 2026, si riduca del 40% rispetto al 2019 la loro durata (Target 16.7), il che significa raggiungere il valore di 253 giorni. In questo caso le valutazioni di breve e lungo periodo coincidono nell’affermare che non sarà possibile raggiungere l’obiettivo: dal 2010 al 2023 si è registrata, infatti, una diminuzione di soli 22 giorni, mentre tra il 2018 e il 2023 la durata media è aumentata di 31 giorni, arrivando nel 2023 a 460 giorni, ben lontani dall’obiettivo.

Le disuguaglianze tra le regioni diminuiscono grazie soprattutto al miglioramento di quelle con le performance peggiori, ma anche a causa del leggero peggioramento di quelle con le performance migliori.

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a cura di Milos Skakal

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