CEOforLIFE

Intervista alla CEOforLIFE Miriam Eceolaza, Managing Director South Eastern Europe

Redazione Ansa

Azienda leader a livello mondiale nel settore Wine & Spirits, Pernod Ricard ha dimostrato una costante attenzione per i temi della sostenibilità: in che modo la sostenibilità viene integrata nel settore in cui opera Pernod Ricard?
Nel corso degli anni, il gruppo Pernod Ricard ha dimostrato una costante attenzione alle tematiche della sostenibilità e della responsabilità sociale. Nel 2003, il Gruppo ha sottoscritto il “Patto mondiale delle Nazioni Unite”, che promuove l’adozione di politiche sostenibili da parte di aziende e imprese. Questo percorso di sostenibilità è proseguito nello stesso anno con l’adesione allo “United Nation CEO Water Mandate” e, nel 2016, con la sottoscrizione degli SDG’s delle Nazioni Unite. 
Nel 2019, Pernod Ricard ha presentato il proprio piano d’azione per la sostenibilità e responsabilità sociale, dal nome fortemente evocativo di “Good Times from a Good Place”, un programma fondato su quattro pilastri: Nurturing Terroir, Valuing People, Circular Making e Responsible Hosting, profondamente integrati in tutte le attività aziendali. Ogni dimensione è complementare alle altre per consentire uno sviluppo che sia davvero sostenibile.
La sostenibilità è, quindi, al centro di tutte le attività del nostro Gruppo, sia dirette, sia indirette.


“Good Times from a Good Place” è il nome della Roadmap adottata da Pernod Ricard per guidare l’azienda nel suo “percorso sostenibile”: quali sono le iniziative a supporto e gli obiettivi prefissati?
Gli obiettivi riguardano il territorio, le persone, l’economia circolare e il responsible drinking. Per tutti e quattro gli impegni del nostro Gruppo abbiamo all’attivo iniziative, progetti e azioni concrete per ciascun Paese dove operiamo.
Il primo pilastro della nostra roadmap, “Nurturing Terroir”, si incentra sulla salvaguardia della natura, fonte essenziale di risorse. Il Gruppo attinge, infatti, ad oltre 250.000 ettari di terra in tutto il globo, avendo cura del suolo e attenzione alla biodiversità. Sono 10.000 i produttori che Pernod Ricard supporta per assicurare un’agricoltura sostenibile, rispettosa del territorio e delle sue caratteristiche uniche. In Pernod Ricard Italia abbiamo adottato la politica dell’approvvigionamento responsabile per reperire le nostre materie prime. Le scorze d'arancia, la menta e il bergamotto che utilizziamo per i nostri prodotti sono certificate UEBT. 
La sostenibilità ambientale è anche al centro del pilastro “Circular Making”, che promuove l’economia circolare e la filosofia zero waste. Il Gruppo si impegna costantemente per ridurre al minimo le proprie emissioni di carbonio, gestendo consapevolmente le risorse idriche e lo smaltimento dei rifiuti. Nello stabilimento di Canelli, sede produttiva dei brand Ramazzotti e di imbottigliamento del nostro gin Malfy, vengono portate avanti numerose azioni per ottimizzare i consumi idrici ed energetici. L’acqua piovana è trattata e riutilizzata, al fine di minimizzare gli sprechi e, nell’ottica di limitare le emissioni, dirette e indirette, è stato elaborato un piano di analisi e valutazione dell’impatto di ogni attore della filiera produttiva. I tappi di plastica delle nostre bottiglie sono stati sostituiti da capsule in alluminio riciclabile, abbiamo lavorato per ridurre il peso delle bottiglie, prodotte con un minimo del 30% di vetro riciclato, abbiamo eliminato l’utilizzo della plastica monouso e degli imballaggi secondari.
La sostenibilità ha anche una dimensione sociale, che interessa e riguarda, in prima persona, i collaboratori e le collaboratrici del Gruppo. Per questo il terzo pilastro della nostra strategia S&R è “Valuing People”. Promuoviamo la parità di genere e si è impegnata per ridurre al minimo le differenze salariali e per garantire, ad ogni livello organizzativo, pari opportunità.
La popolazione aziendale di Pernod Ricard Italia è composta per il 45% da donne e questa percentuale sale al 66% nel nostro comitato direttivo. Ci impegniamo ogni giorno per creare un ambiente di lavoro che accolga e incoraggi la diversità, promuovendo l'autenticità e il benessere delle nostre persone.
Abbiamo, infatti, avviato un progetto di Wellbeing dedicato alla nostra popolazione aziendale che mira al raggiungimento di un benessere a 360 gradi tramite l’accesso a webinar sui temi del wellbeing, la possibilità di aver accesso a palestre e centri sportivi a prezzi agevolati e ad un supporto psicologico dedicato. 
Mettiamo, inoltre, la salute e sicurezza al primo posto, incoraggiando la proattività e la responsabilizzazione dei collaboratori e delle collaboratrici, impegnati in prima persona nell’obiettivo comune di fare della nostra azienda un ambiente di lavoro sicuro. 

L’ultimo pilastro, il “Responsible Hosting”, racconta un altro nostro grande impegno: promuovere il consumo responsabile di bevande alcoliche. Da diversi anni il Gruppo è partner dell’Erasmus Student Network, i cui eventi vedono protagonista la campagna “Drink More Water”, pensata per informare e sensibilizzare i giovani adulti sui rischi del consumo smodato di alcolici. Per garantire una totale trasparenza e completezza informativa in tema dei rischi connessi al consumo di alcool e per fornire informazioni nutrizionali e salutistiche, il Gruppo sta sviluppando una e-label, che sarà disponibile sulle bottiglie di tutti i nostri prodotti a partire dal 2024.

A proposito di sostenibilità: in occasione dei CEOforLIFE Awards è stata premiata nella categoria Environment per il progetto Bees&Trees, in cosa consiste? Sono previsti altri progetti per il futuro?
Per sostenere la biodiversità, nel 2022 Pernod Ricard Italia ha dato inizio al progetto “Bees & Trees”, focalizzato sulla tutela delle api e del loro ecosistema, che ha previsto l’adozione di cinque arnie high-tech e poi la piantumazione di un bosco nettarifero per nutrirle e che si concluderà con l’installazione, nella sede di Milano, di una Polly House, una casetta che potrà ospitare fino a cento api solitarie. 
Grazie a questo progetto abbiamo piantumato un’area per creare in 20 anni un bosco di 0,5 ettari, con 150 piante autoctone da nettare. Il polmone verde permetterà di assorbire 336 tonnellate di CO2, nutrire 7 milioni di api e produrre fino 4,5 tonnellate di miele grazie a 115 alveari.
Le 5 arnie sono monitorate attraverso la tecnologia e con il supporto per 2 anni di un apicoltore qualificato, che si occupa di analizzare lo stato di salute delle api e della qualità e quantità (circa 100 kg all’anno) del miele 100% italiano prodotto artigianalmente.

Che valore aggiunto ha per lei la possibilità di confrontarsi con le altre aziende della Community di CEOforLIFE?
Tutte le aziende del network hanno a cuore la sostenibilità e si impegnano concretamente per apportare un contributo significativo all’ambiente e alla società.
Il vero motore del cambiamento passa anche attraverso la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, e questo può avvenire principalmente tramite il confronto.
Il confronto è, infatti, fondamentale per condividere idee, azioni e progetti tra persone che operano anche in settori molto diversi, ma che sono accomunate da obiettivi molto simili.
 

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