(ANSA) - ROMA, 24 APR - Dall'albanese all'urdu, la lingua
parlata in Pakistan, passando per l'arabo, il cinese e il
rumeno: il codice fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate
parla da oggi 17 lingue. L'agenzia ha messo a punto una guida
per venire incontro alle diverse comunità presenti sul nostro
territorio e consentire loro di avere il codice che identifica
un cittadino nei rapporti con la pubblica amministrazione e che
è necessario per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale
(Asl) e fare la scelta del medico.
La guida oltre ad affrontare le principali lingue europee -
come il tedesco, il francese, l'inglese, lo spagnolo e il
portoghese - è stato realizzato per aiutare anche chi parla
altri idiomi, da quelli di Paesi europei - l'albanese, lo
sloveno, il rumeno, l'ucraino e il russo - e di Paesi più
lontani: l'arabo, il bengalese, il cinese, l'hindi, il tagalog
(parlato nelle Filippine) e l'urdu.
Cos'è il codice fiscale, le caratteristiche che ne spiegano
la ratio di lettere e numeri, a cosa serve e come viene
rilasciato sono le informazioni fornite dalla guida dell'Agenzia
che si sofferma proprio sulle modalità da seguire per gli
stranieri che vogliono ottenerlo. In genere, per i cittadini
stranieri che arrivano in Italia il codice fiscale viene
attribuito o allo Sportello unico per l'Immigrazione presente in
ogni prefettura, se si viene per un ricongiungimento familiare o
per lavoro, o dalla questura, ufficio della polizia di Stato,
per i cittadini stranieri che richiedono altre tipologie di
permessi di soggiorno. Meccanismi diversi sono poi previsti per
i cittadini stranieri che richiedono la protezione
internazionale e per i minori stranieri non regolari o non
accompagnati. Una procedura speciale di accoglienza è prevista
invece per i profughi ucraini e passa per la questura.
Gli stranieri che soggiornano regolarmente in Italia, ma non
hanno ancora il codice fiscale, possono richiederlo a un
qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate. La richiesta deve
essere motivata e accompagnata da un documento. Lo stesso vale
per i cittadini comunitari che, comunque, possono usufruire del
Servizio Sanitario Nazionale con la tessera sanitaria rilasciata
dal loro Paese di residenza. (ANSA).
Dall'albanese all'urdu, il codice fiscale parla 17 lingue
Dall'Agenzia delle Entrate una guida per gli stranieri in Italia