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Baker Hughes, la formazione è leva per l'inclusione

Hassett, serve consapevolezza nel saper gestire le diversità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - "Siamo un azienda globale che opera nel settore metalmeccanico, tradizionalmente a prevalenza maschile. Da sempre siamo caratterizzati da grande passione per innovazione e tecnologia. Per noi il confronto è fondamentale.
    Come azienda ci concentriamo molto sulla formazione delle persone, a partire proprio dai manager, dalla consapevolezza del linguaggio che usano. Poi l'eliminazione delle barriere, il non avere paura di sentirsi liberi di dichiarare il proprio orientamento sessuale al lavoro e anche consapevoli che ci sono diverse esigenze". Lo afferma la vicepresidente comunicazione e marketing Iet Baker Hughes, Sara Hassett, intervistata nel corso dell'evento "La diversità che fa crescere",'le sfide sullavoro' organizzato dall'ANSA e dedicato ai temi dell'Agenda 2030.
    Essendo quello metalmeccanico un settore che solitamente non attrae donne, l'azienda ha messo a punto diversi progetti: "A Bari abbiamo lanciato un programma per attrarre giovani talenti del territorio, facendo in modo che il 50% fossero profili femminili e prevedendo un anno di formazione con l'obiettivo alla fine dell'anno di inserire queste persone o nella nostra azienda o in altre del territorio. Vogliamo sfatare il mito che l'industria è dura e non aperta", ha spiegato. A Vibo Valentia, invece, "abbiamo inaugurato l'accademia di saldatura, con un focus sul prendere profili femminili, insegnare la tecnica e promuovere sia l'occupazione a livello territoriale che a livello di diversità di assunzioni". (ANSA).
   

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