(ANSA) - ROMA, 26 GIU - "In Italia, nel settore tecnologico,
la percentuale femminile è pari al 16%, principalmente a causa
della mancanza di quote rosa nelle facoltà per lauree Stem.
Questo comporta il rischio che la trasformazione digitale sia
orientata da esigenze unicamente maschili".
"Un tema- ha proseguito Pompili- che diventa allarmante nel
campo dell'Intelligenza Artificiale, dove solo il 26% dei
professionisti è donna. Il coinvolgimento e l'impegno delle
aziende diventano quindi cruciali. In Sopra Steria abbiamo
organizzato seminari incentrati su gender & diversity e grazie
al lavoro fatto sul piano del monitoraggio abbiamo assunto nuovi
talenti femminili (il 40% sul totale delle nuove assunzioni).
Attualmente, il nostro organico conta su una presenza femminile
pari al 30%: una percentuale superiore alla media del settore.
Questo a dimostrazione che è possibile ottenere una crescita
aziendale inclusiva".
Alle sue parole ha fatto eco la vicepresidente e
co-fondatrice di Comin & Partners, Elena Di Giovanni, che ha
dichiarato: "Diventa infatti sempre più necessario investire
nella "S" che sta per "social" nei criteri cosiddetti "Esg"
(Environmental, social, and governance)". (ANSA).
Gender gap, Ceo Sopra Steria: 'anche IA dominata da uomini'
Solo il 26% è donna nel campo dell'intelligenza artificiale