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I sindacati al G7, misure e risorse per le pari opportunità

Cgil, Cisl e Uil al Women 7 di Matera

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 OTT - In occasione del G7 delle pari opportunità, incentrato sul raggiungimento della parità di genere e del godimento dei diritti fondamentali da parte di donne e ragazze su scala globale, Cgil Cisl Uil fanno il punto sulla condizione femminile e chiedono misure e interventi per contrastare la discriminazione delle donne, dentro e fuori il mondo del lavoro. E lanciano un appello contro le guerre e contro il sistema di potere che esclude le donne da qualsivoglia tavolo negoziale di pace e contro un sistema che, da secoli, nei conflitti usa il corpo delle donne come terreno di battaglia.
    Nel 51% dei paesi - rileva la commissione femminile UN Women - esiste almeno una restrizione che impedisce alle donne di svolgere lo stesso lavoro degli uomini. Le donne occupate subiscono divari retributivi di genere pervasivi a causa della segregazione occupazionale, delle interruzioni di carriera e della discriminazione sul posto di lavoro e sono maggiormente esposte all'impatto dell'intelligenza artificiale e dei pregiudizi di genere.
    La perdita economica dovuta al divario occupazionale di genere ammonta a 370 miliardi di euro all'anno mentre - scrive la Commissione europea - il miglioramento dell'uguaglianza di genere potrebbe portare a un aumento del PIL fino a 3,15 trilioni di euro entro il 2050.
    Sono solo alcuni degli studi citati da Cgil Cisl e Uil per chiedere al G7 delle pari opportunità riforme volte a garantire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la parità di accesso alle opportunità di carriera, nonché salari e pensioni dignitosi, a partire dalla revisione della valutazione del lavoro e delle scale retributive nei settori a prevalenza femminile, alla difesa e investimento nei servizi pubblici di qualità, fonte di lavoro per molte donne e strumento insostituibile per garantire la coesione sociale e l'equilibrio tra vita professionale e vita privata per le famiglie. (ANSA).
   

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