(ANSA) - MILANO, 18 SET - L'industria della moda è
responsabile del 10% delle emissioni globali di gas serra e con
un valore di mercato globale di 1.700 miliardi di dollari è
chiamata a una trasformazione radicale per contribuire agli
obiettivi climatici.
Si stima che per decarbonizzare completamente la filiera,
saranno necessari investimenti fino a 30 miliardi di euro
all'anno entro il 2030, destinati alla riconversione delle
infrastrutture, all'efficienza energetica e alla tracciabilità
della catena di fornitura. L'aumento dell'attenzione verso la
sostenibilità si riflette anche nell'incremento della moda
sostenibile e del mercato dell'usato. La moda sostenibile ha
raggiunto, infatti, un valore di 5,2 miliardi di euro nel 2022 e
si prevede che possa crescere fino a 12,5 miliardi di euro entro
il 2030. Il mercato second-hand registra un valore di 165
miliardi di euro che è destinato ad aumentare di ulteriori 93
miliardi di euro entro il 2026, aprendo nuove opportunità per i
brand. Nel settore restano ancora aperte sfide significative:
attualmente, solo il 38% dei tessili usati in Europa viene
raccolto per il riuso o il riciclo. Per questo, normative come
l'Extended Producer Responsibility (Epr), che entrerà in vigore
nel 2025, sono cruciali per responsabilizzare i produttori a
progettare capi più sostenibili e a sostenere il riciclo. "La
moda è uno dei settori con il maggior impatto in termini di
emissioni, ma anche uno dei più visibili, e può diventare un
esempio virtuoso nel percorso verso la decarbonizzazione",
sostiene Edoardo Bertin, ad di ClimateSeed in Italia. "È un
settore che ha urgente bisogno di interventi per ridurre
l'impatto ambientale", aggiunge. (ANSA).
La moda è responsabile del 10% delle emissioni globali
Lo scenario ClimateSeed, 'servono 30 miliardi l'anno entro 2030'