(ANSA) - MILANO, 28 AGO - L'idrogeno "grigio" destinato alla
linea Brescia-Iseo- Edolo di Fnm e gestita da Trenord, con
extracosti per 23 milioni di euro, è tra le cause dell'aumento
tariffario del 4% che sarà applicato da Trenord dal prossimo 1
settembre in Lombardia. Lo sostiene Dario Balotta di Europa
Verde, secondo il quale si tratta di un "aumento ingiustificato
e inaccettabile, in contrasto con altre regioni europee che
hanno ridotto le tariffe come a Madrid e Berlino per rilanciare
i mezzi pubblici".
Tra le cause dell'aumento Balotta indica la "cronica gestione
inefficiente" di Trenord e la "nuova enorme spesa di esercizio
che si aggiungerà agli annuali 800 milioni di euro per i treni a
idrogeno della Valcamonica". Si passerà infatti "da una spesa di
17,5 milioni l'anno a una di 40,5 milioni - spiega - ben 23 in
più, che verrebbero recuperati in parte dall'aumento delle
tariffe". Infine quello utilizzato da Trenord "non sarà idrogeno
pulito ma grigio, prodotto cioè dalla combustione di metano o
biogas con bassa efficienza energetica". A questi si uniscono
"alti costi d'investimento, oltre che di gestione, su una linea
che bastava elettrificare e che per di più ha il minor numero di
passeggeri tra quelle lombarde", conclude Balotta. (ANSA).
Europa Verde, l'idrogeno grigio dietro agli aumenti di Trenord
Balotta, con il progetto in Valcamonica 23 milioni di extracosti