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Il Mase studia una proroga limitata del mercato tutelato

La fine non è rinviabile, ma si cerca di accompagnare gli utenti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - "Il governo non può rinviare la fine del mercato tutelato dell'energia, c'è un impegno con la Ue nel Pnrr, che non si può rinnegare. Quello a cui pensa il ministro Pichetto, nel Decreto energia che sarà presentato la prossima settimana, è una proroga temporanea e limitata, per accompagnare gli utenti nell'uscita dalla tutela". Lo spiega all'ANSA una fonte vicina al dossier del nuovo Decreto legge Energia, che doveva essere portato ieri in Consiglio dei ministri e che è stato rinviato alla prossima settimana.
    "La Ue non dovrebbe porre ostacoli, ha sempre sottolineato l'importanza di lottare contro la povertà energetica - prosegue la fonte -. Andiamo verso aumenti delle bollette, tutto quello che contiene i prezzi ha senso. Semmai sono le imprese che spingono per la fine del mercato tutelato, perché hanno fatto investimenti con questa previsione. Ma in una settimana al Ministero dell'Ambiente si troverà una soluzione equilibrata".
    Lo slittamento della fine del mercato tutelato dell'energia, prevista al 10 gennaio 2024 per le bollette del gas e al 1/o aprile per l'elettricità, è l'argomento più delicato che ha portato al rinvio di una settimana dell'approvazione del Decreto Energia in Cdm. Gli altri due temi sono le concessioni per l'idroelettrico e il polo per l'eolico offshore al Sud.
    "Sull'idroelettrico c'è un problema con la Ue sul tema concorrenza - spiega ancora la fonte -. Il Pnrr non c'entra. Il governo non vuole un'ulteriore proroga delle concessioni, ma sistemi di gara che valorizzino chi gestisce gli impianti da 40 anni". Quanto al polo sull'eolico offshore, "anche qui il Pnrr non c'entra. Eolico e solare sono stati stralciati dal Piano, perché non si potevano rispettare i termini al 2026, avremmo perso i finanziamenti. Sul polo c'è un problema di individuazione delle aree, di mappatura, di permitting. Ma in una settimana si riuscirà a mettere a posto tutto". (ANSA).
   

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