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Mazzoncini (A2A), troppi progetti scadenti di rinnovabili

"Intasano Terna e fanno aumentare i costi delle autorizzazioni"

Redazione Ansa

(ANSA) - RIMINI, 08 NOV - "Il congestionamento di Terna con progetti di eolico e fotovoltaico di scarsa qualità tecnica e finanziaria sta generando un aumento dei costi delle autorizzazioni, che rischiano di essere la zavorra delle rinnovabili nei prossimi anni". Lo ha detto all'ANSA l'amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, alla fiera della green economy Ecomondo a Rimini.
    "Una semplificazione nel permitting c'è stata, ma non è sufficiente - ha proseguito il manager -. Quella che va fatta oggi è una selezione dei progetti. Qualunque persona che non si è mai occupata di rinnovabili può presentare la domanda a Terna per un progetto solare da 200 megawatt, 200 milioni di investimento almeno, anche se non ha risorse finanziarie e non è proprietario del terreno. E' un soggetto che non è in grado di fare questo impianto, ma Terna è obbligata a fargli un preventivo e a occupare capacità nelle cabine primarie nel caso in cui accetti il preventivo. E così ci troviamo Terna congestionata con 300 gigawatt di progetti, a fronte dei 60 che dobbiamo fare per il Pniec entro il 2030. Questo congestionamento crea effetti inflattivi enormi su tutta la filiera. Il costo dell'autorizzazione dovrebbe costare un decimo di quello che costa oggi sul mercato".
    Mazzoncini è però ottimista sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia: "Se confrontiamo l'installato mensile del gennaio 2022, che è stato di 100 megawatt, con quello del giugno 2023, che è stato di 500 megawatt, abbiamo una moltiplicazione per 5 in 18 mesi. Quindi è evidente che c'è stata un'accelerazione, legata alla crisi energetica, alla guerra in Europa, alla necessità di aumentare la nostra indipendenza energetica. Ma non siamo ancora alla velocità sufficiente per raggiungere gli obiettivi del Pniec, è assolutamente necessario raddoppiare questa velocità". (ANSA).
   

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