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Ong, dalla Ue molte critiche alla riforma del Piano energia

"C'è molto da rivedere, serve coinvolgere la società civile"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - "Come previsto, la Commissione europea ha pubblicato le proprie raccomandazioni sull'aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che dovrà essere finalizzato entro giugno 2024. A differenza di quanto si deduceva da alcune dichiarazioni del Governo in sede parlamentare, il lavoro da fare è ancora molto e necessita di un serio coinvolgimento di tutta la società civile, per raggiungere una transizione ecologica ed energetica giusta e accelerata, in linea anche con le indicazioni della Cop28 di Dubai". Lo sottolineano in una nota comune Wwf Italia, Greenpeace Italia, Legambiente, Kyoto Club e Transport&Environment.
    "La Commissione Ue evidenzia alcune serie lacune nella proposta di aggiornamento del Pniec, sia metodologiche che contenutistiche, che ne indeboliscono seriamente l'efficacia e che necessitano di essere risolte il prima possibile. Sulla base di tali rilievi critici, la Commissione ha adottato venti raccomandazioni in relazione alla proposta di aggiornamento del Pniec e ulteriori quattro raccomandazioni sulla coerenza delle misure nazionali con l'obiettivo della neutralità climatica e con la garanzia di progressi nell'adattamento".
    Le principali criticità che emergono dal piano, cui va data risposta nella versione finale, entro giugno 2024, sono mancanza di trasparenza nel processo di consultazione, mancanza di chiarezza su obiettivi e misure, Insufficiente progresso verso la neutralità climatica e carenze nell'adattamento ai cambiamenti climatici, carenze nella riduzione delle emissioni, carenze nel phase-out, insufficienza delle politiche sociali e di transizione, carenze nelle bioenergie, efficienza energetica e resilienza del sistema energetico.
    "Il lavoro da fare nel primo semestre del 2024 appare, quindi, significativo e le valutazioni espresse dalla Commissione sembrano ben lontane da una "luce verde" sul Pniec o dalla sua promozione - concludono le ong -. Si osserva come molte di queste carenze erano già state evidenziate da Wwf, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Transport&Environment nei mesi scorsi, assieme alla crescente preoccupazione per il ruolo ricoperto dal gas nel piano italiano". (ANSA).
   

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