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Utilitalia e Ispra, all'Italia servono nuovi inceneritori

Altrimenti non si riuscirà a tenere la discarica sotto il 10%

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - L'Italia ha urgentemente bisogno di nuovi termovalorizzatori, altrimenti sarà impossibile mantenere lo smaltimento in discarica al di sotto del 10% previsto dalla Ue. E' l'allarme lanciato ad Utilitalia e Ispra nel "Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia", presentato oggi a Roma.
    In Italia, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, si registra una carenza di termovalorizzatori. Nel 2022 erano operativi 36 impianti di incenerimento: 25 al Nord, 5 al Centro e 6 al Sud. Al loro interno sono state trattate 5,3 milioni di tonnellate di rifiuti. Tali impianti sono ormai saturi e non si prevedono nuove aperture nei prossimi anni (se non l'impianto a servizio di Roma Capitale, per una capacità di circa 600.000 tonnellate annue).
    Se non si inverte questa tendenza, il nostro Paese continuerà a ricorrere in maniera eccessiva allo smaltimento in discarica.
    Attualmente ci attestiamo al 18%, mentre le direttive Ue impongono di scendere sotto al 10% entro il 2035.
    Ben oltre l'80% delle scorie prodotte dai termovalorizzatori sono state avviate a recupero di materia. Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, per diversi impianti i limiti applicati risultano notevolmente più stringenti rispetto a quelli determinati dalla normativa vigente. Le emissioni degli impianti di termovalorizzazione sono poco rilevanti rispetto al totale delle emissioni delle attività civili e industriali. (ANSA).
   

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