(ANSA) - ROMA, 15 FEB - "Con l'abile strumentalizzazione
delle proteste degli agricoltori, le associazioni agricole e
dell'agroindustria hanno dato in queste settimane l'ultima
spallata al Green Deal europeo, additato come la principale
causa della crisi del settore primario". Lo scrive in un
comunicato #Cambiamoagricoltura, coalizione di ong e produttori
agricoli bio.
"Con l'ennesima deroga all'impegno della Politica Agricola
Comune di dedicare almeno il 4% delle aree agricole alla
conservazione della natura - prosegue la coalizione -, che si
somma al ritiro del Regolamento Sur per la riduzione dell'uso
dei pesticidi e alla cancellazione degli obiettivi di taglio
delle emissioni al 2040 dei gas clima alteranti imputabili
all'agricoltura e alla zootecnia, gli obiettivi delle strategie
"Farm to Fork" e "Biodiversità 2030" sono stati ridotti a
innocue dichiarazioni di principi generali, senza nessun effetto
concreto. Sono state eliminate anche le raccomandazioni ai
cittadini di apportare modifiche alle loro diete riducendo il
consumo di proteine animali, nonché la sollecitazione a porre
fine ai sussidi ai combustibili fossili ambientalmente dannosi".
"L'effetto paradossale di questa situazione - conclude
#Cambiamoagricoltura - è che la maggioranza degli agricoltori,
schiacciati dagli attori dominanti la filiera, sono in una
condizione di crescente disagio e sfiducia verso l'intero
sistema agroalimentare e sono stati indotti ad orientare le loro
proteste verso le regole e gli impegni per la tutela
dell'ambiente, complice anche la strumentalizzazione dei
decisori politici". (ANSA).
Cambiamoagricoltura, dall'agroindustria spallata al Green Deal
"Abile strumentalizzazione delle proteste degli agricoltori'