(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Il Ministero dell'Ambiente e le
Regioni del bacino padano (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna,
Veneto) hanno deciso di condividere insieme una nota comune da
inviare alla Commissione europea, in risposta alla messa in mora
a seguito della condanna per i superamenti dei valori limite
delle concentrazioni di Pm10 nell'aria. La decisione è stata
presa oggi a Roma nella sede del Ministero, alla riunione sulla
qualità dell'aria in Val Padana.
Le Regioni del Bacino Padano hanno formalmente ribadito la
richiesta di attivazione dell'art. 9 comma 9 della legge
155/2010, che prevede l'adozione di misure nazionali laddove
tutte le possibili misure individuabili dalle Regioni nei propri
Piani di qualità dell'aria non siano sufficienti a intervenire
su sorgenti di emissione sulle quali le Regioni non hanno
competenza amministrativa e legislativa.
Erano presenti il ministro, Gilberto Pichetto, il
viceministro, Vannia Gava, la vicepresidente della Regione
Emilia-Romagna, Irene Priolo, l'assessore all'Ambiente della
Regione Lombardia, Giorgio Maione, l'assessore all'Ambiente
della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, i funzionari della
Regione Piemonte e di tutte le altre Regioni.
L'incontro aveva l'obioettivo di trovare una linea condivisa
sulle misure da individuare ai fini del rispetto dei limiti di
particolato (pm10) e biossido di azoto (No2) consentiti dalla
normativa europea. Oltre al costante dialogo con le Regioni, è
emersa la necessità di un coordinamento con i ministeri
maggiormente interessati dal tema, in particolare quello delle
Infrastrutture e Trasporti, quello dell'Agricoltura, Imprese e
Made in Italy e quello dell'Economia e Finanze. Il Mase ha
assicurato una concreta attenzione alla problematica. (ANSA).
Mase e Regioni padane, lettera alla Ue su inquinamento aria
Le Regioni chiedono anche al governo misure nazionali