(ANSA) - ROMA, 18 APR - "L'Italia ha assunto una nuova
centralità, e ha una nuova opportunità, dovuta agli equilibri
geopolitici e al fatto che il cambiamento climatico e lo
sviluppo tecnologico portano allo sfruttamento del sole. Il
fatto che al Sud ci siano 1400 ore di sole all'anno, contro le
1100 del Nord, fa la differenza.
"Anche l'idrogeno ci vede centrali - ha aggiunto Pichetto -.
L'Europa ha una stima di 20 milioni di tonnellate di idrogeno da
usare al 2030. Di queste, 4 o 5 dovrebbero arrivare dall'Italia
e dal Nordafrica. Noi le mettiamo dentro le tubazioni insieme al
gas, e le mandiamo in Baviera. Per questo il nostro paese è
impegnato a costruire la dorsale adriatica. In questo momento
abbiamo una pipeline che può trasportare 125 milioni di metri
cubi al giorno, dobbiamo aggiungerne una quarantina. Se non
facciamo questi 450 km di dorsale, il gas non passa. E finché
non ho la certezza della dorsale, non posso avere la certezza di
fare i rigassificatori a Porto Empedocle e Gioia Tauro".
Il ministro ha detto che "il Piano Mattei comincia ad essere
interesse dell'Europa" e ha citato Eni, "che integra il nostro
interesse con quello dell'Africa. Investire sulle piantagioni
per biocarburanti, significa creare migliaia di aziende agricole
nei paesi africani, che producono e danno occupazione. Sono
opportunità di sviluppo per quei territori, che danno anche un
contributo a risolvere la questione immigrazione". (ANSA).
Pichetto, sull'energia il Sud Italia può trainare il Nord
"Grazie a rapporti con l'Africa, rinnovabili e idrogeno"