(ANSA) - MILANO, 27 AGO - "Equilibrio fragile" per il mercato
globale del gas, con una "crescita limitata dell'offerta" mentre
"la domanda aumenta costantemente". Nel 2023 l'aumento è stato
pari all'1,5% e nell'anno in corso è prevista al 2,1%.
"Se la domanda gas dovesse continuare a crescere come negli
ultimi 4 anni, senza uno sviluppo aggiuntivo della produzione -
viene spiegato - si prevede un deficit dell'offerta globale del
22% entro il 2030". Se invece la domanda continuerà a
rafforzarsi, "il deficit sarà ancora più marcato, circostanza
che "sottolinea l'urgente necessità di aumentare gli
investimenti", spiegano gli autori del rapporto.
In questo quadro, secondo la presidente di Igu, Li Yalan,
occorre "cercare un modo realistico per bilanciare tali tendenze
con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine, abbracciando
soluzioni innovative e politiche flessibili per navigare in
questo panorama energetico altamente incerto".
Secondo l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier "il
gas naturale e le infrastrutture correlate rappresentano un
elemento critico di resilienza sostenibile per il sistema
energetico globale, mentre le nuove molecole verdi e a basse
emissioni di carbonio svolgeranno un ruolo essenziale per
realizzare una transizione giusta e tecnologicamente neutrale".
"Il gas naturale - commenta Jarand Rystad, amministratore
delegato dell'omonimo gruppo - oggi rappresenta il 30% del mix
di combustibili fossili, è più economico e più pulito del
petrolio e del carbone, con emissioni significativamente
inferiori a entrambi. Con l'espansione dell'accesso globale al
Gnl è destinato a superare il carbone entro il 2030 e il
petrolio entro il 2050". (ANSA).
Igu, Snam e Rystad Energy presentano il 'Global Gas Report'
La domanda cresce più dell'offerta, deficit globale al 2030