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Agici, per transizione energetica necessario impegno collettivo

Operatori disponibili a investire, serve risposta dei cittadini

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 17 SET - La volontà di investire in rinnovabili da parte degli operatori non manca, ma deve essere affiancata da un "impegno collettivo" che coinvolga il governo e i cittadini. Lo sostiene Agici nello studio 'Net Zero: la sfida e il potenziale delle energie rinnovabili al 2050' presentato oggi a Milano insieme a Edison. Nel periodo 2023-2030 gli operatori del settore prevedono un incremento del 63%, corrispondenti a 147,6 Gw della capacità installata, con investimenti complessivi che corrisponde per 174,3 miliardi, di cui 42 da parte degli operatori italiani.
    In Italia però - spiega Agici - i processi burocratici rappresentano un "ostacolo ancora troppo vincolante per il definitivo sviluppo delle rinnovabili, nonostante il percorso tracciato dal Pniec", il piano nazionale per le energie rinnovabili. Serve poi il contributo diretto dei cittadini, chiamati a "fare la loro parte attraverso comportamenti virtuosi, come l'acquisto di un'auto elettrica o l'attuazione di interventi di efficientamento energetico".
    "Immaginare una società decarbonizzata - spiega l'amministratore delegato di Agici Marco Carta - significa entrare in un terreno ancora inesplorato con realismo, ma soprattutto con uno sforzo concreto e condiviso da parte di tutti". "Il nostro studio - conclude - mostra come le aziende siano pronte a fare la propria parte, ora si attende una risposta a livello politico". (ANSA).
   

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