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Analisti,con transizione energia +1,6% inflazione,senza fino +3%

Carmignac, ma sarà sfida per banche centrali

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 SET - I tentativi di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C potrebbero portare a un aumento dell'inflazione di 1,6 punti percentuali annui nel prossimo decennio. Uno scenario di cambiamento climatico irreversibile, tuttavia, sarebbe decisamente molto più costoso, tra l'1% e il 3% solo nel prossimo decennio. Lo sostiene un un nuovo studio di Carmignac, società francese di asset management, "The Inflated Cost of the Energy Transition".
    Per limitare l'aumento della temperatura a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali il target stabilito dall'Accordo di Parigi, la ricerca prevede che si formi una "tetralogia dell'inflazione", composta da greenflation, fossilflation, demandflation e strandflation. Questa dovrebbe aggiungere 1,6 punti percentuali all'inflazione annua nei prossimi 10 anni, prima di attenuarsi con il raggiungimento del picco nel ciclo degli investimenti in capitale (capex).
    Tuttavia, un cambiamento climatico non controllato, secondo le stime della Banca Centrale Europea, potrebbe portare a un aumento dell'inflazione nominale annua tra l'1% e il 3% solo nel prossimo decennio.
    Al contrario dello scenario non mitigato, lo studio rileva che gli effetti inflazionistici della transizione energetica sono più prevedibili e limitati nel tempo.Tuttavia, Carmignac sostiene che questo periodo di transizione porrà comunque considerevoli sfide alle banche centrali, garanti della stabilità dei prezzi. Esse dovranno infatti decidere se "sorvolare" su questa inflazione transitoria, con il rischio di disancorare le aspettative di inflazione a lungo termine, oppure se contrastarla, provocare deflazione in altri settori dell'economia. (ANSA).
   

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